Personale, Provincia Vibo: Marziali prospetta un processo di riqualificazione per tutti
Un intenso processo di riqualificazione professionale che coinvolga tutto il personale, attraverso corsi di formazione interni e, dunque, senza aggravi economici per l’Ente. È quanto prospetta il segretario e direttore generale della Provincia di Vibo Valentia, Francesco Marziali, al fine di cogliere un duplice risultato: da una parte consentire all’Amministrazione di valorizzare le proprie risorse umane e dall’altra offrire ai dipendenti la chance di una riqualificazione professionale che li metta nelle condizioni di affrontare nel migliore dei modi il proprio futuro lavorativo.
“Sul personale della Provincia gravano numerose incertezze di carattere finanziario, causate dalla situazione in cui versa l’Ente, nonché dalla prospettiva dell’accorpamento alla Provincia di Catanzaro - spiega Marziali -. In ogni caso, indipendentemente da queste considerazioni, una riqualificazione di tutto il personale, attraverso una formazione mirata e interna, sarebbe comunque fortemente auspicabile, perché renderebbe la macchina amministrativa più efficiente e, contestualmente, offrirebbe ai lavoratori strumenti più efficaci per affrontare questo difficile momento”.
Secondo il massimo dirigente della Provincia, inoltre, il tempo a disposizione, prima che diventi operativo l’eventuale accorpamento con Catanzaro, è sufficiente.
“Occorrerebbero soltanto alcuni mesi per organizzare e portare a compimento i corsi interni - continua Marziali -, c’è tempo, dunque, per programmare e attuare questo processo di riqualificazione professionale. I percorsi formativi dovrebbero essere diversi e, in alcuni casi, dovrebbero corrispondere a una vera e propria “alfabetizzazione” nella PA, dotando il personale coinvolto, ad esempio, di chiare cognizioni in merito alla valenza di una sottoscrizione, ovvero di una disposizione impartita, affinché si acquisisca l’esaustiva padronanza delle effettive responsabilità connesse con l’attività d’ufficio. In altre parole, riprendendo una famosa massima di Confucio, è meglio insegnare a pescare che dare un pesce. È evidente, infatti - conclude il segretario e direttore generale -, che un incremento delle competenze professionali coerente con i tempi, renderebbe ciascun lavoratore più competitivo nel proprio campo e non sarebbe più considerato come un peso, ma come una risorsa”.