Calabria: celebrata a Palmi la settimana dell’Unesco
Il comune di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, scelto dalla Commissione Nazionale Unesco e dall’assessorato alla Cultura della regione Calabria, retto da Mario Caligiuri, come sede dell’evento regionale promosso nell’ambito della settimana Unesco per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile e svoltosi presso la casa della Cultura ‘Leonida Repaci’. ‘"I Siti Unesco e la Calabria”, questo il titolo dell’incontro organizzato d’intesa con il Comune di Palmi guidato da Giovanni Barone, e con la Rete delle grandi Macchine a spalla italiane, di cui responsabile scientifica è la storica reggina Patrizia Nardi, con il plauso della Provincia reggina rappresentata dal vice presidente del consiglio Provinciale, nonché assessore di Palmi, Giuseppe Saletta.
Un incontro che si colloca nell’ambito di una due giorni dedicata anche alle scuole. Al centro dell’evento i percorsi di valorizzazione intrapresi in Calabria, tra cui quello dedicato alla Varia di Palmi, suggestiva processione religiosa dedicata alla Patrona Madonna della Sacra Lettera che, dopo cinque anni di silenzio, tornerà a Palmi nell’agosto del 2013. Resiste, attraverso di essa, tenacemente a Palmi l’unica Varia d’Italia ad essere popolata da persone nel ruolo di figuranti tra cui la giovane Animella in cima. Altri percorsi di valorizzazione in Calabria riguardano anche il Parco della Sila, le Minoranze linguistiche calabresi, l’abete bianco del Pollino oltre al Duomo di Cosenza e alla Dieta mediterranea, già riconosciuti dall’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization).
Presenti all’evento i rappresentanti istituzionali dei Comuni e degli Enti coinvolti in questo straordinario viaggio verso l’affermazione di una Calabria, le cui bellezze possono avere piena cittadinanza nel prestigioso patrimonio universale targato Unesco. In particolare spazio proprio alla ‘rete di macchine a spalla’, legate ad importanti manifestazioni religiose e tradizioni popolari che attraversano tutta l’Italia, ossia i Gigli di Nola, in provincia di Napoli, i Candelieri di Sassari, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo e la Varia di Palmi in provincia di Reggio Calabria. Una peculiarità che riunisce quattro beni immateriali in un unico stato parte della Convenzione Unesco del 2003 e che rappresenta l’unica proposta italiana rivolto al segretariato Unesco per ottenere nel 2013 l’inserimento nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’Umanità.