Sivieri: “Silenzio sullo smantellamento della linea Jonica”
"Vorrei sottoporre alla vostra cortese e sensibile opinione alcuni fatti che stanno accadendo nel silenzio di tutti in Calabria. La linea ferroviaria jonica è stata la prima linea che ha permesso il collegamento dell'estremo sud, Sicilia compresa, con il centro del Paese. La costruzione fu terminata nel 1875. La linea tirrenica, allora, non esisteva. Da qualche anno si è deciso che questa tratta deve morire.Chi l'ha deciso non è dato saperlo perché da queste parti non è mai colpa di nessuno".
E' quanto ha scritto Umberto Sivieri in una lettera indirizzata al Presidente della Provincia di Cosenza, al Sindaco del comune di Cassano Ionio.
" Infatti - continua la lettera - si è cominciato con i due intercity che collegavano Crotone a Milano poi è stato chiuso il collegamento dei treni regionali con Taranto. I medesimi da Sibari venivano e verranno limitati, fino al9 dicembre prossimo , a Metaponto. Il proseguimento per Taranto avviene con autobus. Dal 9 dicembre il servizio che prima espletava il treno viene assegnato ad autobus. Tutto questo nel silenzio più totale della politica. La tratta in questione riguarda dodici comuni, di cui nove in Calabria e tre in Basilicata, tutti affacciati sul mare. Personalmente penso che in tutto questo operato la regione Calabria non sia esente da colpe. A partire dall'assessore ai trasporti a tutti i consiglieri fino al presidente. Evidentemente alla regione non sono convinti che il treno sia un segno del progresso, del benessere, del minor intasamento stradale. Infatti si sopprimono i treni, si cancellano le tratte perché in Calabria abbiamo, forse voi non lo sapete, un'autostrada che si chiama SS106 la quale ci permette di viaggiare a 200Km/h con corsie grandissime e senza problemi. Detta autostrada conta due corsie di emergenza e sei corsie per senso di marcia( scusate l'ironia). Ha un piccolissimo difetto causa, purtroppo, un morto al giorno. Una strada sempre più intasata da autobus. I parassiti senza vergogna dei politici usano regolarmente l'argomento 106 solo durante le campagne elettorali al solo fine di ingannare gli elettori. I fatti, quelli veri, sono che la SS106 è la strada più pericolosa d'Europa! Malgrado ciò in questa regione non esiste, o forse io non conosco, un piano per i trasporti. Non si parla di trasporto intermodale pur avendo scali ferroviari, porti e aeroporti. I servizi sono sempre più miseri e quindi si aggiunge degrado alla disperazione che alla fine diventa rassegnazione.Forse loro, i politici - conclude la lettera - vorrebbero che noi fossimo dei sudditi. Noi siamo gente fiera, libera e orgogliosa! Gli abitanti di quella fascia non chiedono assistenza ma un servizio fondamentale. I servizi di cui trattasi sarebbe demenziale chiederlo in altre regioni perché è cosa normale averli. Purtroppo il governo è molto impegnato a salvare le banche non può perdere tempo dietro le lamentele dei calabresi".