Reggio Calabria, un successo la prima giornata del Film Fest
Prima serata al teatro “Francesco Cilea” del Reggio Calabria Film Fest. La kermesse, presentata dalla conduttrice Sky Rosaria Cannavò e dal direttore artistico del festival Bruno Di Marino, ha visto salire per primo sul palco Osvaldo Desideri, scenografo di fama mondiale e premio Oscar per “L’ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci.
“Per fare questo mestiere –ha dichiarato Desideri- non basta avere passione; occorre studiare ed essere competenti altrimenti, come diceva il grande Luchino Visconti, si prende la valigia e si va a casa. Io a casa ancora non ci sono andato”. Desideri, spirito di grande ironia, ha raccontato al numeroso pubblico intervenuto in sala alcuni aneddoti e ricordi legati alle sue più famose pellicole come “Fantozzi” del regista Luciano Salce .
“Ho curato l’allestimento della casa della famiglia Fantozzi e poiché si doveva girare la famosa scena di Fantozzi che si lanciava , e si lanciava letteralmente, dal terrazzino per prendere l’autobus ho pensato di ricreare la casa in una vera abitazione situata sulla tangenziale est sopraeleva,ta di Roma. Facendo ciò chi abita lì, ancora oggi, è etichettato come Fantozzi”. Al grande Maestro Desideri l’organizzazione del Reggio Film Fest ha donato una maschera, raffigurante la Magna Graecia, realizzata attraverso lo stile proprio delle ceramiche di Seminara. “Ringrazio l’organizzazione e l’intera Calabria per avermi invitato qui stasera , sono molto felice-ha concluso Desideri- di essere stato premiato in questa bellissima terra”.
Da sottolineare che Desideri questo pomeriggio ha tenuto, insieme al regista Massimo Scalgione, un workshop culturale in cui sono state illustrate, ai ragazzi del corso di scenografia dell’”Accademia delle Belle Arti” e dell’istituto “Frangipane”, le principali tecniche del mestiere. Successivamente sul palco del “Cilea” è stata la volta del duo reggino composto da Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi e di Luca Lionello.
Gli attori hanno illustrato al pubblico la pellicola Quel che resta, del regista Lazlo Barbo, che oltre a loro annovera nel cast anche Giancarlo Giannini e Franco Nero. La pellicola nasce dalla sinergia fra la “Fondazione Calabria Film Commission” , la società “Produzione Straordinaria” e l’ amministrazione provinciale di Reggio Calabria. Grande contributo è stato offerto inoltre da “Cinecittà Luce”. Quel che resta è stato girato tra la Calabria e Roma e trae le sue origini da due racconti di due autori reggini ossia “Ricordi d’un dissepolto” di Michele Calàuti e “Le baracche” di Fortunato Seminara”.
“Troppe volte- ha affermato Gigi Miseferi- abbiamo sentito che il terremoto del 1908 è soltanto il terremoto di Messina. Troppe volte si sono dimenticati i morti di Reggio Calabria. A loro bisogna dare memoria e per fortuna c’è il cinema che diventa così strumento di ricordo. “ L’idea del film- ha detto invece Battaglia- è del precedente presidente della “Calabria Film Commission”, Francesco Zinnato. Girare nella nostra terra è stato emozionante, ripercorrere la vita e la sofferenza che i nostri avi hanno patito ci ha lacerato dentro. Vivere in quelle baracche è stato molto sofferente, ma noi sapevamo che era tutto finto e che sarebbe durato poco.; chissà quello che hanno dovuto passare i terremotati, privati dopo il sisma non solo dei beni, ma anche di una parte dell’anima”.
“Questa tragedia ha rischiato di essere dimenticata- ha dichiarato invece Luca Lionello- io,che possiedo parte del sangue calabrese, quando mi è stato proposto il ruolo non potevo dire di no. La Calabria è la mia infanzia, questa terra inoltre è un museo a cielo aperto. I paesaggi sono perfetti set cinematografici”. A Luca Lionello l’organizzazione del festival ha assegnato il premio intitolato alla memoria dell’attore e regista reggino Leopoldo Trieste. Subito dopo l’incontro con gli artisti è stato proiettato in anteprima nazionale il film Quel che resta.