Reggio Calbria, Filmfest: presentato “Sfiorando il muro”
Secondo appuntamento con la sezione “Voci di dentro”, con la proiezione del film “Sfiorando il muro” di Luca Ricciardi. L’incontro che si è svolto presso il Teatro “F.Cilea”, ha visto la partecipazione degli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “R. Piria” e del Liceo scientifico “L. Da Vinci”. Inoltre, erano presenti in sala i ragazzi del Centro di Prima Accoglienza di Reggio Calabria. Il film “Sfiorando il muro”, è stato realizzato da Silvia Giralucci, giornalista, figlia di Graziano Giralucci, assassinato dalle Brigate Rosse, davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano, a Padova, il 17 giugno del 1974. Nel film, Silvia, è la voce narrante che attraverso i racconti, ma soprattutto i volti di coloro che hanno vissuto quegli anni, ha raccontato la storia, le ragioni e le motivazioni.
Silvia, aveva solo tre anni, quando il padre fu ucciso, i ricordi flebili, ma soprattutto la necessità di dare risposte al proprio figlio, hanno condotto a comunicare una soggettività discreta e sensibile e fare chiarezza sul periodo vissuto dal proprio genitore. Il film è iniziato con l’intervento di Toni Negri, in occasione dell’anniversario del 7 aprile 1979, in cui la Polizia arrestò i teorici della guerriglia di Autonomia Operaia, mettendo fine alle tensioni, violenze ed aggressioni che imperversarono nelle strade e nelle università di Padova. Un momento che segnò una tappa significativa. Partendo da questa data, la regista, ha incontrato i testimoni di quegli anni:Guido Petter, Antonio Romito, Raul Franceschini e Stefania Paternò. Attraverso i loro ricordi e racconti, Silvia ha rievocato i momenti che hanno caratterizzato il periodo, acquisendone una visione diversa, in cui la storia scritta si è unita ai racconti umani di coloro che hanno vissuto una stagione politica difficile. Nel film, la volontà di ricostruire i fatti, si è incorporata al desiderio forte della figlia, di comprendere le scelte di un padre e i motivi che le hanno accompagnate. Per questo, Silvia, va oltre il muro dell’assenza per il genitore, incontrando l’umanità del nemico, ripercorrendone il percorso umano, storico e politico.
Al termine della proiezione del film “Sfiorando il muro”, si è svolto il dibattito, alla presenza del presidente della Fondazione “Calabria Film Commission”, Gianluca Curti, del giornalista Rai, Francesco Votano e del politologo Nicola Malaspina. Gianluca Curti, ha evidenziato la rilevanza della tematica : “I giovani – ha dichiarato il presidente - rappresentano il nostro futuro. Occorre dare loro la possibilità di avere opportunità, creando le basi. La realizzazione umana e professionale, non può scindere dal dover necessariamente trasferirsi e lasciare la propria terra. Stiamo attraversando un momento difficile, di grande confusione. Sono cero, però, che la costruzione di una coscienza sociale e civile, condurrà ad una fase di innovazione. E’ necessario dare speranza ai giovani, affinchè in essi possa svilupparsi l’ottimismo necessario per superare le difficoltà. Essere cittadini, comporta avere non solo diritti, ma anche doveri.
E’ importante che i ragazzi, comprendano che attraverso la cultura, si possono superare ostacoli e raggiungere obiettivi”. Curti, ha dunque sottolineato l’impegno portato avanti in questi anni dalla Fondazione: “Abbiamo investito nel territorio, creando risorse ed opportunità. Il nostro intento è stato di produrre cultura, economia e lavoro. Spero di poter dare continuità all’attività svolta sino a questo momento. Ringrazio il presidente Giuseppe Scopelliti. Il governatore è un uomo che ama la cultura, il cinema, ed ha apprezzato il lavoro capillare che abbiamo svolto sino ad ora. L’impegno e la dedizione massimi, che continuiamo a mettere nel nostro operato, spero possa estendersi”. Una riflessione sugli anni difficili, affrontati nel film di Silvia Giralucci, è stata al centro dell’intervento di Francesco Votano: “Si tratta di un film – ha dichiarato il giornalista – che ripercorre un momento storico per il nostro paese. Un periodo in cui si lottava per difendere i propri diritti e la passione politica animava i soggetti coinvolti. I giovani oggi, devono trovare attraverso l’impegno, lo studio, ma anche il dialogo e il confronto, lo spunto per affermarsi e diffondere le proprie idee”.