Seconda serata del Film Fest con Vera Dragone
Seconda serata al “Cilea” del Reggio Calabria film fest. La kermesse ha visto salire sul palco del teatro reggino Vera Dragone, nipote del noto regista e documentarista Vittorio De Seta, i registi Hedy Krissane e Massimo Scaglione, gli attori Franco Neri, Silvia Squizzato ,Elena Fonga ed Hassani Shapi. La prima ad intervenire è stata Vera Dragone che in questa manifestazione ricopre anche il ruolo di presidente di giuria del premio intitolato alla memoria di Vittorio De Seta che verrà assegnato al termine dei quattro giorni. “ Devo ammettere- ha affermato la Dragone- che ho dei seri problemi con le votazioni delle opere. Mi piacciono tutte.
Scegliere il lavoro di un artista, piuttosto che di un altro, non vuol dire penalizzare ma piuttosto premiare chi ha dato qualcosa in più, chi ha trasmesso più emozioni. Mio nonno è stato una persona molto presente nella mia vita ed è stato un punto di riferimento per la mia carriera di attrice. Tutta la mia curiosità sul fantastico mondo del cinema è nato con lui. Da piccola parlavo tanto con lui. Dal cinema, all’arte,alla poesia, cucina, libri, aveva sempre qualcosa da insegnarmi. Intendo ringraziare l’organizzazione de festival perché ha scelto di puntare su un genere, quello dei documentari, che nel nostro mondo si vede poco. Dare visibilità a questa parte di cinema vuol dire apprezzare la vera essenza di quest’arte”.
Durante l’incontro con Vera Dragone è stato proiettato un lungo spezzone de I dimenticati, cortometraggio del 1959 diretto da Vittorio De Seta. Si tratta di un documentario ambientato ad Alessandria del Carretto, piccolo paese della provincia di Cosenza. Il regista ha raccontato di aver avuto l'idea di creare questo documentario dopo aver appreso dell'esistenza in Calabria di paesi senza strada alla fine degli anni '50, notizia che lo colpì molto. Quando si trovò ad Alessandria del Carretto gli fu raccontata l'esistenza della "Festa dell'abete", che filmò e integrò all'interno del cortometraggio. Per questo motivo nel 2009 la comunità di Alessandria del Carretto ha assegnato a Vittorio De Seta la chiave e la cittadinanza onoraria del comune. Subito dopo è stato presentato al pubblico presente in sala Aspromonte di Hedy Krissane con Franco Neri e Silvia Squizzato. il film uscirà nelle sale il prossimo 31 gennaio. La pellicola narra la storia di Torquato Boatti (Franco Neri), imprenditore del Nord con una vita familiare poco felice, in procinto di concludere un affare clamoroso. Torquato ha un compratore per il mobilificio ereditato dal padre, disposto a sborsare più del valore effettivo, ed una proprietà da acquistare ad un terzo del suo valore. Per mettere a segno il colpaccio di una vita occorre però anche la firma di suo fratello Marco (Andrea De Rosa), peccato che i due non si frequentino da una decina di anni. A Torquato non resta che mettersi sulle tracce del fratello. La musica porta Marco e la sua band a mille chilometri da casa per una tournée la cui prima tappa è in l’Aspromonte. Torquato lo seguirà. Un litigio, una firma negata e la sparizione di Marco spingono Torquato a cercare il fratello nell’entroterra calabrese, al suo fianco Aldo, una guardia forestale interpretata da Pier Maria Cecchini.
L'attraversata on the road dell'intera Calabria si trasforma per lui in un'occasione per riflettere sul senso della vita e sui rapporti umani. “ Abbiamo girato un film che è anche 90 minuti di spot della Calabria- ha affermato il regista-; 90 minuti che mostrano il volto bello e pulito di questa affascinante terra”. Sul palco del “Cilea” è stato presente un attore speciale: Faruk, un bellissimo pastore tedesco che il cinema ha “preso in prestito”. Faruk infatti, accompagna Franco Neri nelle ricerche del fratello, su e giù per l’Aspromonte. “Non ho mai camminato tanto in vita mia- ha dichiarato il comico calabro-piemontese. Mi hanno fatto percorrere mezza Calabria a piedi. Speravo sempre che ad un certo punto venisse a prendermi un elicottero; ma questo non accedeva mai. Sempre a piedi, su e giù per i monti. Fra Polsi e San Luca. Quello che ricorderò sempre con piacere- ha concluso infine Franco Neri- è l’ospitalità dei calabresi. In ogni posto scelto per le riprese c’era sempre qualche signora che ci preparava panini e prelibatezze varie. I calabresi ci hano sostenuto moralmente durante tutto il film”. Infine è stata la volta di Massimo Scaglione, regista de “La moglie del Sarto”. La pellicola vede Maria Grazia Cucinotta nel ruolo di Rosetta; una donna bellissima che si è trasferita dalle Eolie a Fiumefreddo Brutio, nella Sila cosentina, dopo aver sposato Edmondo, che con il suo talento ha messo in piedi una sartoria per soli uomini. Quando Edmondo muore, a Roberta e alla bella figlia Sofia (Marta Gastini), lasciate sole da amici e familiari alle prese con le difficoltà di tutti i giorni, tocca prendere in mano le redini dell'atelier attirando una girandola di voci e pettegolezzi su quale sia la professione che entrambe svolgono con i clienti, rigorosamente sempre di sesso maschile, che continuano a ricevere. Dopo qualche tempo, per placare le malelingue, l'amica Adelina (Aurora Quattrocchi) propone a Sofia di sposare Salvatore (Alessio Vassallo), un giovane artista di strada, ma il matrimonio non sortisce alcun benefico effetto e il disastro per la sartoria sembra essere dietro l'angolo. “ La pellicola- ha dichiarato il regista- uscirà nelle sale italiane nella prossima primavera. Le mie origine sono silane e nonostante io voglia sempre in qualche modo allontanarmi dalla Calabria alla fine non ci riesco e ritorno sempre qui a girare le mie opere. È un cordone che non si spezza e non intendo spezzare. Per La moglie del sarto anch’io mi sono comportato come un sarto; ho infatti, cucito più storie insieme per poi arrivare alla sceneggiatura finale. Girerò prossimamente ancora in Calabria”.
Ma con chi girerà Scaglione in Calabria? La risposta ce la dà proprio Hassani Shapi, attore di origini keniote, che pur non volendo rivelare nulla sul progetto ha confermato al pubblico che presto verrà a trovarci per realizzare un film. Hassani Shapi è presente al Reggio Calabri Film Fest in ben due pellicole ossia Senza arte e né parte, di Giovanni Albanese, e in Lezioni di cioccolato 2 di Alessio Maria Federici. “Lavoro fra il Regno Unito e l’Italia- ha dichiarato Shapi- e in questi due paesi conduco due vite molto diverse. In Gran Bretagna i registi mi scelgono per interpretare ruoli da cattivo come il terrorista, il killer e il pazzo assassino; in Italia invece ho rivestito sempre ruoli comici. A Londra faccio paura mentre a Roma mi prendono in giro. È bello stare in questi due mondi”. Ad Hassani Shapi l’organizzazione del Reggio Calabria Film Fest ha conferito il premio “Mediterraneo”. Subito dopo l’incontro con attori e registi è stato proiettato il film Lezioni di cioccolato 2.