Platania: inaugurato il Presepe Artistico
Una suggestiva riproduzione di uno scorcio di Platania e della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo impreziosisce il presepe “artistico” realizzato con la regia di Antonello Coclite, direttore della Casa Tamburelli, eccellente esperto nella costruzione di presepi, coadiuvato dal gruppo dei volontari di Platania, formato da Francesca Grandinetti, Gino Scanga, Rosanna Cicero, Angelo Buonarota e Maddalena Cimino, e dai giovani dell’Associazione Francescana Padre Gesualdo che solitamente sono vicini alla Casa di Riposo Tamburelli della città della piana.
Il presepe, inaugurato a conclusione della Santa Messa solenne celebrata dal parroco del piccolo centro del Reventino don Pino Latelli nel primo giorno del triduo in onore di Santa Lucia, potrà essere visitato tutti i giorni fino alla solennità del Battesimo di Gesù. Quest’anno, in particolare, il presepe offre alla comunità di Platania l’occasione per poter gioire di più per il fatto che viene allestito nella chiesa parrocchiale restaurata dopo i lavori protrattisi per lungo tempo e poter rispettare una tradizione che ha antiche origini e che crea l’idonea atmosfera di Natale. La genesi del presepe, che tutti conosciamo, risale al ‘200 quando San Francesco d’Assisi fece rivivere in uno scenario naturale la nascita di Gesù Bambino. Fu così che la notte della Vigilia di Natale del 1223, a Greccio, in provincia di Rieti (Lazio), San Francesco allestì una sorta di presepe vivente.
Il presepe di San Michele Arcangelo, ricavato con materiale povero riciclato, è frutto, pertanto, di impegno e dedizione gratificati dal bellissimo risultato ottenuto. “Il nostro presepe è ancora più speciale - afferma Maddalena Cimino, responsabile della pastorale del turismo religioso - non solo per la bellezza che affascina e incanta, ma anche perché realizzato in quest’anno di grazia, che per una felice intuizione del Romano Pontefice Benedetto XVI, è dedicato alla fede. Mi auguro che, contemplando come i pastori il mistero della natività attraverso il quale Dio manifesta e comunica il suo infinito amore - conclude Maddalena Cimino - riscopriamo il dono della fede in Dio come la fonte della vita e della gioia”.