Crotone, Confartigianato: “Famiglie e imprese in grande difficoltà”

Crotone Attualità
Salvatore Lucà

"L’eccesso di manovre restrittive, gli aumenti di tasse e tributi da parte degli enti locali, la stretta creditizia e la mancanza di liquidità stanno demolendo tutto un sistema socio economico che rischia di entrare in una bruttissima spirale di grande recessione e depressione. Le Banche di tutte le dimensioni e capacità hanno rinunciato a fare credito, contribuendo di fatto a far precipitare una situazione che sta allarmando tutto il mondo della piccola impresa, i loro dipendenti e le famiglie in generale. Fatturati in forte discesa, aziende che cercano di ottemperare alle scadenze fiscali di fine anno trascurando fornitori e dipendenti, tantissime famiglie che rischiano di non avere la tredicesima per quelle che dispongono di un posto di lavoro, altre senza alcuna prospettiva, attanagliate, purtroppo, dalla piaga della disoccupazione e della quasi povertà. Un vero stato di emergenza a cui tantissimi non danno la giusta importanza, facendo finta di non vedere e di non sapere". E' quanto scrive in una nota Salvatore Lucà, responsabile di Confartigianato di Crotone.

"Non credevamo si arrivasse a tanto - continua la nota - e con la riduzione esponenziale dei consumi nei prossimi mesi registreremo la chiusura di centinaia e centinaia di imprese, specialmente nell’ambito del commercio e dell’artigianato. Con una disoccupazione che è quella che è, come si può parlare di crescita, di nuovi posti di lavoro se non c’è un barlume di aiuto da parte dello Stato alle Famiglie e al mondo dell’artigianato e del commercio che rappresentano il vero tessuto connettivo della nostra Nazione?

Una dimostrazione della crisi in atto è la raccolta firme avviata dalla nostra associazione per sollecitare la Regione Calabria a garantire all’80% col sistema creditizio calabrese finanziamenti fino a 7500 euro per le famiglie residenti e 25000 euro per le imprese nostrane rimborsabili in 5 anni ad un tasso non superiore al 5%. Sottolineiamo che l’aiuto non sarebbe altro che un fondo di garanzia, nulla di fondo perduto o rimborsi di interesse! Pur avendo avviato al momento una raccolta firme in sordina, già centinaia e centinaia di persone stanno aderendo all’iniziativa. A fine gennaio - conclude Lucà - consegneremo la raccolta firme ai nostri rappresentanti regionali per sollecitarli ad un interesse particolare per uno spaccato di società che sta vivendo momenti, che definire drammatici è poca cosa. Speriamo che almeno su un’iniziativa per cosi dire a costo zero i nostri parlamentari regionali abbiano un sussulto di orgoglio e diano uno sguardo al mondo che faticosamente e quotidianamente cerchiamo di rappresentare al meglio".