Emergenza rifiuti. Pecorella: la Calabria vicina al collasso

Calabria Attualità
Gaetano Pecorella, presidente Commissione Ecomafie

"Situazione vicina al collasso". Lo ha detto Gaetano Pecorella, presidente della Commissione d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, in conferenza stampa presso la Prefettura di Cosenza prima di far rientro nella capitale. Un quadro preoccupante quello delineato dalla commissione ecomomafie per la Calabria, dal quale emergono fortissimi indebitamenti dei comuni nei confronti delle ditte che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, un progressivo ed imminente esaurimento della capacità di capienza delle discariche lecite, infiltrazione mafiosa negli appalti e non ultimo un termovalorizzatore che non si sa bene dove costruire, ultima probabile, location individuata a San Lorenzo del Vallo in provincia di Cosenza.

"C’è bisogno di una generale ristrutturazione nella situazione dei rifiuti in Calabria, perchè altrimenti la fine della capacità di assorbimento delle discariche e la presenza di infiltrazioni criminali renderà sempre più difficile la gestione di questo settore grave che è lo smaltimento dei rifiuti", questa in sintesi la dichiarazione del presidente della commissione.
La senatrice Daniela Mazzucconi del PD, componente della commissione ha spiegato che la missione in Calabria è servita per fare una "ricognizione generale dalla quale è immediatamente emersa una situazione grave".

In udienza oggi anche il Procuratore di Catanzaro Vincenzo Lombardo che alla domanda dei giornalisti sul caso della nave dei veleni dichiara definitivamente: "il caso cunski è archiviato".
La commissione dinchiesta, durante il breve tour calabrese, ha evidenziato notevoli problemi strutturali e di gestione in merito al caso rifiuti ed inquinamento; al ritorno a Roma gli ispettori provvederanno a redigere un documento esaustivo e dettagliato da sottoporre allattenzione del Governo, dal quale si attendono soluzioni concrete ed immediate.
Quello che rimane, intanto, è la consapevolezza di vivere in una terra inquinata che si appresta ad eleggere un nuovo governatore.