Fermare il Declino: Giannino fa proseliti in Calabria, già 300 le adesioni

Reggio Calabria Politica

Si è svolta stamani al B'art Café, la conferenza stampa di presentazione del Comitato di "Fermare il Declino" per Reggio Calabria. Il movimento nasce per iniziativa del giornalista italiano Oscar Giannino che, assieme ad alcuni nomi noti del mondo dell'economia italiana, ha redatto e fatto pubblicare, a luglio, un manifesto sui quotidiani nazionali con dieci proposte per fermare il declino nel nostro Paese. Lo stesso Giannino, pochi giorni fa, ha presentato "Fare" per Fermare il Declino, il partito con il quale correrà alle prossime elezioni politiche.

In Calabria, FiD - è stato detto - è stato presentato lo scorso 11 dicembre a Cosenza e vanta oggi 300 adesioni. "Il Comitato a Reggio è nato da circa una settimana e le vicende nazionali ci hanno spinto ad accelerare le procedure di costituzione del comitato - ha dichiarato in apertura di conferenza stampa il referente per la città, Giuseppe Branca. FiD Rc nasce come movimento culturale che si pone l'obiettivo di aggregare coloro che si ispirano ad idee liberali. In tal senso ci proponiamo di dare voce a chi si riconosce nei dieci punti del manifesto, consultabili sul sito www.fermareildeclino.it. L'obiettivo è quello di trasferire nell'economia, nella politica e nella cultura locali lo spirito liberale di un progetto che, a livello nazionale, ha raggiunto 40.000 adesioni. Chiaramente - ha affermato Branca - ci proponiamo di incontrare, per aree tematiche, le associazioni di categoria, del mondo produttivo e del terzo settore. Siamo disponibili al confronto e quanti lo vorranno potranno contattarci all'indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Con la consapevolezza che sia necessario, in questo momento, tentare di dare soluzioni per una città che attraversa una delle fasi più critiche della sua storia. Una Reggio per la quale è necessario cambiare ciò che non funziona, senza insistere su soluzioni che hanno dimostrato, in passato, di non riuscire a maturare i frutti sperati. In tal senso qui c’è bisogno di nuove fonti produttive che creino sbocchi di lavoro per quanti sono rimasti senza, altrimenti si rischia una tensione sociale enorme. Reggio - ha concluso - ha bisogno di ritrovare aggregazione, di riconoscersi, ha bisogno di maggiore serenità".