Al Win fest di Lamezia di scena i vini calabresi

Catanzaro Attualità

Vini calabresi in crescita non solo da un punto di vista quantitativo, ben 120 le cantine censite dal sito vinocalabrese.it, ma anche qualitativo. La prima serata della terza edizione del Lamezia Wine Fest, organizzata dalla Pieffe Comunicazione di Pierluigi Fragale e dall’Amministrazione Comunale, ha ribadito l’importanza della qualità dei vini della nostra regione. Qualità legata non solo alle doti di produzione delle cantine della zona, ma anche all’ecosistema naturale che contraddistingue la Calabria e che la porta a produrre di fatto in maniera biologica.

Ieri, di fronte ad una vasta platea, a parlarne sono stati in tanti. A partire dal sindaco Gianni Speranza che vede nel Lamezia Wine Fest un «modo per sostenere le aziende tradizionali della città e il loro radicamento culturale nella comunità e nel territorio» e dall’assessore alle Attività Produttive Giusi Crimi, presidente regionale Città del Vino, che ha sottolineato l’importanza della rassegna, che sta crescendo di anno in anno. «Mi auguro – ha detto – che questa iniziativa serva a dare un sostegno e un contributo agli sforzi delle aziende vinicole del territorio», ricordando poi quanto sia importante anche il marketing territoriale.

Un marketing territoriale che comprende anche i paesi esteri. Lo ha spiegato bene Saveria Cristiano, Dirigente Regionale del Dipartimento Internazionalizzione, che ha illustrato come i buyers esteri quando vengono loro proposti dei panieri calabresi chiedano sempre la presenza di vini riconoscendo loro qualità. Una positiva esperienza di internazionalizzazione è stata quella illustrata dal GAL Monti Reventino che, ha spiegato il presidente Francesco Esposito, «ha avviato un progetto di cooperazione internazionale per collaborare con il distretto di Franciacorta e di Tolosa».

Danila Lento (Cantine Lento) ha ricordato come proprio la posizione geografica della Calabria, tra due mari, la porti ad avere una ventilazione naturale che evità la formazione di umidità e, quindi, di parassiti. Tanto è che, dati alla mano, quelli illustrati da Giovanni Gagliardi (vinocalabrese.it), il 24 per cento del vino nostrano è biologico contro una media nazionale dell’otto per cento.

Il presidente di Confagricoltura Alberto Statti ha parlato, invece, del nuovo concetto di “chilometro zero” inteso come il riuscire a portare le produzioni locali all’estero e del progetto di legge a cui sta lavorando per aiutare le aziende in difficoltà. Per il giornalista e sommelier Gianfranco Manfredi bisogna cavalcare il ritardo accumulato dal settore nella promozione e produzione per proporre i vini sul mercato come una novità, mentre per Paolo Chirillo, Cantina Le Moire, bisogna è essenziale puntare tutto sul brand calabrese, senza disperdere energie sulle varie zone territoriali.

Il Lamezia Wine Fest prosegue questa sera sempre alle 18 e 30 a Palazzo Nicotera con una tavola rotonda sul tema “Tra storia e turismo”. Il vino sta diventando uno dei binari su cui si muove e si smuove il turismo e contemporaneamente è espressione del territorio. Se ne parlerà con la dott.ssa Caterina Ermio, Presidente dell’Associazione Nazionale Donne Medico (ANDM), Luigi Franco (direttore editoriale Rubbettino), Concetta Greco, (Presidente Assapori), Marco Cerminara, (Gruppo Giovani Confindustria Catanzaro), Federico Nola (Tenute Ferrocinto), Enzo Monaco ( Presidente Accademia Italiana Peperoncino), Alberto Statti (Presidente Confagricoltura Calabria), Giuseppe Costabile (Slow Food Catanzaro) e Franco Colosimo, (Presidente G.A.L. Valle Crocchio). A tenere le redini della conversazione e a moderare sarà il giornalista Paolo Giura.

Al termine dei dibattiti sarà possibile degustare i vini delle cantine ospiti della rassegna con l’intrattenimento musicale della Carlo Caligiuri Jazz Band.