Armiere ucciso a Bovalino, indagini a tutto campo
Si seguono tutte le piste per far luce sull'omicidio di Rocco Carbone, 45 anni il prossimo dicembre, incensurato, titolare di un'armeria a Bovalino ma residente a Plati', nel Reggino. I carabinieri della Compagnia e del Gruppo di Locri, diretti rispettivamente dal maggiore Ciro Niglio e dal tenente colonnello Valerio Giardina, non tralasciano alcuna ipotesi per risalire al movente che ha armato la mano del killer. Ieri sera, poco prima delle 21, la vittima aveva appena chiuso l'armeria ubicata a circa 200 metri di distanza dal Municipio di Bovalino. Stava per salire sulla sua auto con la quale ogni giorno rientrava a casa, a Plati', quando e' stata raggiunta da un solo colpo di fucile caricato a pallettoni esploso da distanza ravvicinata. Carbone non ha avuto scampo ed e' deceduto all'istante. Killer professionisti, evidentemente, che hanno atteso il momento piu' propizio perche' l'armiere non avesse alcuna possibilita' di trovare riparo. Coniugato, padre di tre figli, Rocco Carbone, stante anche l'attivita' che svolgeva, non aveva mai avuto problemi ne' pare, negli ultimi tempi, nutrisse timori per la sua incolumita'. Indagini a 360 gradi, dunque, non escludendo eventuali aspetti della vita privata ed altri inerenti proprio all'attivita' svolta; fattore- quest'ultimo- che potrebbe aver fatto entrare Carbone in contatto on qualche cliente particolare. Per tutta la notte i Carabinieri hanno interrogato parenti ed amici della vittima nonche' persone vicine ad ambienti criminali ed eseguito diverse perquisizioni. (Leggi l'articolo correlato)