Medicina: convegno annuale a Morano Calabro
L’associazione Geppino Netti e il comune di Morano Calabro sono annualmente promotori di un convegno di medicina a scopo informativo e preventivo. Quest’anno, il 28 dicembre, nella sala consiliare dello storico Convento di San Bernardino da Siena, i protagonisti sono stati la Dott.ssa Maria Salerno, primario anestesista del nosocomio zonale, moderatrice, da oggi felicemente pensionata, dopo una brillante carriera a beneficio di tanti: auguri! il Dott. Carmine Paternostro, medico locale con attenzione ai giovani calciatori della Geppino Netti, impegnati con successo nel campionato di seconda categoria ed il Dott. Antonio D’Ingianna, medico di Altomonte, consigliere dell’ordine dei medici, promotore di iniziative preventive nel suo comune, nonché valido otorinolaringoiatra.
Presenti il Sindaco del Comune di Morano Calabro e l’assessore alla Cultura Dott.ssa Rosanna Voto. La sala è stata gremita di un pubblico attento locale e dei paesi vicini. Numerosi sono stati i rappresentanti dei circoli culturali, dello storico Circolo Cittadino Moranese, i colleghi medici. Dopo la premessa della Dott.ssa Salerno, ha salutato il Sindaco Dott. di Leone e quindi ha esordito il Dott. Paternostro sul tema:” Il Cervello: pensiero ed azione”.
Il Dott. Paternostro si è soffermato sull’evoluzione del cervello umano, comparandola a quella degli animali, attraverso le chiare immagini proiettate. Poi ha considerato l’anatomia e la fisiologia del mondo neuronale, gliale, delle ramificazioni e sinapsi nervose, animate dai neurotrasmettitori, i circuiti del pensiero e delle azioni, le considerazioni dei popoli ed antichi studiosi su quest’organo nobile, meraviglioso del “miracolo”. Ha sottolineato l’importanza dell’ambiente esterno per l’apprendimento e la socializzazione attraverso i “neuroni specchio”. Ha concluso che l’attività del cervello, tuttora non pienamente conosciuta, è un miracolo perché l’uomo è un essere creato “a sua immagine”.
Il Dott. D’Ingianna ha sapientemente spiegato i mali scaturenti da stili di vita non consoni all’uomo, in una modernità che vede prevalere la sovralimentazione, certamente poco appropriata in tutte le età, particolarmente nei bambini. Titolo del suo argomento: “Educazione scolastica e stili di vita nel bambino”. Si deduce che la famiglia e la scuola attraverso l’informazione di una pratica alimentare corretta possono ridurre l’alto tasso di obesità, ormai diffusa nel mondo e quindi molte malattie. La prevenzione attraverso sana alimentazione ed uno stile di vita appropriato, vedi attività fisica, possono determinare e confermare quella longevità che la modernità ha avviato attraverso statistica, ricerca e mezzi appropriati. Il relatore è stato protagonista di apprezzate indagini con statistiche e proposte preventive nel suo comune, che ha illustrato ai presenti.