Cetraro, conferenza di Talarico (Idv) sulla nuova caserma
Si sono accesi i riflettori sulla vicenda riguardante la nuova Caserma dei Carabinieri di Cetraro. Una conferenza stampa voluta fortemente dal Consigliere regionale IdV, Mimmo Talarico e dalla Regione stessa, per supportare la società “L’Ottagono s.rl.” rappresentata da Giovanni Covolo, che ha realizzato la struttura, a proprie spese.
Nonostante l’esistenza di due contratti, ovvero atti bilaterali d’obbligo, intervenuti tra il Ministero dell’Interno, per il tramite della Prefettura di Cosenza, e la società “L’Ottagono s.r.l.”, uno datato 2001 e l’altro datato 2009, nei quali il Ministero si impegnava a riconoscere un canone di locazione annuo da versare alla società in rate semestrali anticipate, una volta consegnato l’immobile, il cui importo era già stato soggetto di congruità da parte dell’agenzia del territorio di Cosenza e reso ufficiale nell’apposito Capitolo di Bilancio dello Stato, oggi portati a termine i lavori, la società non può aprire e consegnare la caserma ai carabinieri poiché lo Stato Italiano, data la crisi economica in atto, non dispone delle somme già a suo tempo pattuite. Alla luce di tutto ciò, sono intervenuti durante la conferenza stampa: il Consigliere regionale Mimmo Talarico, il Consigliere Udc Gianluca Gallo, il sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta e don Ennio Stamile.
Il consigliere Talarico ha espresso, grande solidarietà e insieme a tutte le Istituzioni sarà promotore di una petizione popolare. “Non dobbiamo essere eroi di mafia ma attivare la legalità nel modo migliore”, ha ribadito. “Bisogna accendere i riflettori su questa vicenda senza creare illusioni e iniziare insieme una battaglia”, continua.
Dello stesso parere anche il consigliere Gallo, il quale ha dichiarato di supportare tutto ciò, attivando tutti i canali possibili con un’interpellanza parlamentare per interrogare l’Istituzione preposta. Inoltre il consigliere Talarico ha portato i saluti del Presidente Commissione Regionale contro la Ndrangheta, Salavatore Magarò, il quale per impegni personali si scusa per non essere intervenuto ma si impegnerà anch’esso in questa battaglia.