Appalti, Cgil: la città di Catanzaro si trova in uno stato di democrazia condizionata
“Quanto emerge dall’inchiesta sulla gestione degli appalti, in continuità con altre vicende giudiziarie, scandali, corruzioni e clientele, conferma quanto altre volte denunciato dalla CGIL: la città di Catanzaro si trova in uno stato di democrazia condizionata. - È quanto scrivono in una nota congiunta Giuseppe Valentino, Segretario Generale CGIL Catanzaro e Michele Gravano, Segretario Generale CGIL Calabria -Troppo spesso non sono state le Istituzioni elette dai cittadini a decidere le scelte politiche ed economiche che hanno trasformato negli anni il capoluogo della Calabria, condizionandone lo sviluppo.
Logiche familistiche, antidemocratiche, clientelari e malavitose hanno fatto sì che prevalessero gli interessi delle lobby, dei comitati d’affari, quasi mai quelle dei cittadini. Chi lo spiega ai tanti padri di famiglia, a quanti in questi anni hanno perso il posto di lavoro, ai dipendenti delle società partecipate ai quali viene negato il diritto al lavoro a causa delle dissestate casse comunali, alle piccole imprese ed ai commercianti che hanno chiuso battenti, ai ragazzi che a scuola non hanno la mensa, ai cittadini costretti a pagare più tasse; che la politica anziché privilegiare i loro interessi si è fatta e si fa condizionare dalle cricche e da poteri occulti?
Se a tutto questo - si legge ancora nella nota - si aggiunge l’inchiesta sul voto alle elezioni comunali, la tenuta democratica della città di Catanzaro si regge su fondamenta pericolosamente gracili. La CGIL, affidandosi come sempre al lavoro prezioso della Magistratura per l’accertamento delle responsabilità penali e personali, sul piano politico chiede a quanti sono coinvolti nell’inchiesta di ritirare la propria candidatura al consiglio comunale. Sarebbe un atto di onestà intellettuale nell’attesa dell’esito delle indagini che, siamo convinti, i cittadini e le forze politiche apprezzeranno.
Ai cittadini catanzaresi, che nei prossimi giorni torneranno a votare, la CGIL chiede solo una cosa: scegliete liberamente i vostri rappresentanti, non fatevi condizionare da promesse ed aspettative personali ma guardate al bene comune. Sulle spalle dei pochi cittadini che voteranno, infatti, pesa la responsabilità delle scelte importanti che determineranno il mantenimento dei servizi pubblici, la tenuta occupazionale, la creazione di nuovi posti di lavoro. Anche amministrando le Città, infatti, si può determinare un inversione di tendenza per rimettere in gioco nuove opportunità lavorative.
Dipende da che tipo di programmazione e dall’idea di sviluppo che si ha del proprio territorio, ed in questo la collocazione politica di chi si candida a rappresentare i cittadini non è mai indifferente. La CGIL crede che le scelte sul futuro di Catanzaro dovranno spettare alla politica e non ad altri, come emerge dalle numerose inchieste che ruotano intorno al capoluogo di Regione, ma tocca anche ai cittadini tentare di sconfiggere, con il loro voto, certe logiche che inquinano e condizionano la democrazia”.
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