Catanzaro, Anima randagia contro l’avvelenamento dei cani

Catanzaro Attualità
Totò

"Cosa accade quando un cane randagio è di tutti e allo stesso tempo di nessuno? Cosa accade quando un cane randagio viene accudito e amato da alcuni ma non sopportato e allontanato da altri? Solo in questi casi purtroppo prevale sempre la minoranza negativa che gestisce la situazione. E' il caso di Totò, un cane randagio amato e odiato che da tempo veniva accudito e allo stesso tempo scacciato nel quartiere Mater Domini". E' quanto scrive in una nota l'associazione Anima randaggia.


"Chi lo definiva pericoloso e aggressivo - continua la nota - perchè difensore di un territorio che oramai sentiva suo, chi lo definiva amabile e coccolone e persino compagno di giochi e di passeggiate.Due frazione contrapposte, distinte e separate, il bene e il male si potrebbe dire, dove però il male ha avuto il sopravvento.Totò, grosso cucciolone, dolce e coccolone, scomodo e incompreso è stato ucciso dalla mano dell'uomo.Avvelenato e morto tra atroci sofferenze, solo perchè dava fastidio.Forse ancora non è chiaro che l'uccisione di un animale è un reato penale, forse non è ancora chiaro che cibare e accudire un cane randagio non è reato ma è un lodevole atto d'amore e di rispetto verso un essere indifeso che merita di essere tutelato.Inutile ribadire che la prassi dell'avvelenamento è oramai diffusa a macchia d'olio su tutto il territorio, che il problema del randagismo ha trovato la sua arma "legale" per la risoluzione.

L'Associazione Anima Randagia esprime il suo sgomento per quanto successo e la sua vicinanza a tutti quei cittadini di buon cuore e di meritevole rispetto e considerazione che fino ad ora hanno accudito e difeso Totò dalla mano dei propri simili malvagi.L'Associazione - conclude la nota - urla a gran voce un intervento serio e risolutivo per la tematica animali al neo rieletto Sindaco Abramo e si offre disponibile ad ogni forma di dialogo e collaborazione con tutti gli organi competenti e le altre associazioni su territorio di modo che si decida una volta per tutte a porre rimedio a questi atti di barbarie".