Confcommercio Cosenza dà voce alle imprese del territorio
Denunciare la drammatica situazione che le piccole e medie imprese stanno subendo ormai da troppo tempo: questo l’obiettivo della Giornata di Mobilitazione Nazionale indetta da Confcommercio e da Rete Imprese Italia.n Una mobilitazione che ha coinvolto tutto il territorio nazionale ed al quale Confcommercio Cosenza ha aderito organizzando un incontro, ieri, presso la propria sede cosentina, al quale hanno preso parte il Presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri; l’Onorevole Franco Laratta, Partito Democratico ed il Professore Beniamino Quintieri, Scelta Civica - Lista Monti.
“L’incontro è nato dall’esigenza di far sentire la voce delle piccole e medie imprese - ha affermato il Direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo - e di avanzare precise richieste e proposte alla classe politica che si candida a governare nella prossima legislatura”. Richieste e proposte che sono state sintetizzate in un documento consegnato agli esponenti politici presenti con l’auspicio che possano tradursi in un impegno per la loro realizzazione. Eccessiva pressione fiscale, crollo dei consumi, difficile e costoso accesso al credito, burocrazia esasperante ed onerosa, mancanza di infrastrutture: questi sono i problemi principali che le imprese devono affrontate ogni giorno.
Nel corso dell’incontro è stata illustrata la difficile situazione in cui versano le imprese sia a livello nazione che territoriale. Il quadro che ne è emerso è davvero scoraggiante: reddito e consumi sono scesi ai livelli, rispettivamente, di 27 e 15 anni fa. La pressione fiscale legale ha raggiunto il 56%, nel corso del 2012 sono stati concessi 32 miliardi di finanziamenti in meno rispetto al 2011 e si stima che, mediamente, un’impresa debba affrontare ben 120 adempimenti burocratici l’anno che ne ingessano l’operatività.
“Le imprese sono stanche ed esasperate. Non possiamo più accettare di vedere luci spente ed altre saracinesche abbassate - ha dichiarato il Presidente Algieri - L’attuale fase di recessione economica sta mettendo a dura prova la resistenza delle imprese. Il coraggio, la passione e la determinazione che tanti imprenditori stanno dimostrando hanno permesso di sopportare i numerosi sacrifici che sono stati finora chiesti. Adesso, però - ha continuato Algieri - ai prossimi amministratori politici chiediamo di accompagnare le imprese fuori dalla recessione e verso una fase di crescita economica”.
Le proposte presentate da Confcommercio sono state riassunte in 5 punti: riduzione della pressione fiscale, aumento del credito concesso alle imprese, semplificazioni burocratiche, nuovi investimenti in infrastrutture e miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. I rappresentanti del mondo della politica presenti all’incontro hanno ascoltato con particolare attenzione gli interventi dei numerosi imprenditori che hanno voluto condividere le loro esperienze personali. “Le imprese hanno bisogno di ricevere nuove risorse - ha affermato l’Onorevole Franco Laratta. A tal proposito ha riservato particolare attenzione ai fondi comunitari che “non devono essere sprecati ma utilizzati da chi è realmente capace di gestirli al meglio”.
Con riferimento all’eccessiva pressione fiscale, lamentata dal mondo delle imprese, ha dichiarato che “non è allo scontrino del piccolo negozio a cui bisogna guardare bensì ai paradisi fiscali. È proprio da qui che bisogna partire per recuperare risorse da investire nel processo produttivo”. Per quanto riguarda l’istanza relativa alla semplificazione burocratica, invocata dalle imprese, ha affermato “è necessario un ripensamento del funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni che troppo spesso rallentano l’operatività delle imprese a causa degli eccessivi adempimenti”.
Per quel che riguarda l’istanza relativa alla riduzione della pressione fiscale il Prof. Quintieri ha affermato che effettivamente “l’eccessiva tassazione è un problema che deve essere risolto anche perché scoraggia fortemente gli investimenti esteri. Chi verrebbe ad investire in un Paese che ha una tassazione del 60%?” - ha chiosato.
“La politica di rigore di questi ultimi mesi ha permesso al Paese di riacquistare credibilità e di dimezzare lo spread. È necessario - ha continuato - rafforzare la politica di riduzione della spesa pubblica a partire dai tagli ai costi della politica. Non basta spendere ma bisogna spendere bene”. Gli obiettivi alla base del suo programma sono: “riduzione degli sprechi, risanamento del territorio e attrazione di nuovi investimenti”.