USB, Scuola Calabria: testo unico per le scuole private?
L’Assessore regionale all’istruzione, Mario Caligiuri, in una nota diffusa alla stampa, ha preannunciato l’avvio di una ampia consultazione per discutere sui quattro testi unici che dovrebbero armonizzare le oltre 50 leggi che attualmente disciplinano i settori di scuola, università, cultura e beni culturali. La prima cosa che lascia perplessi è il fatto che la regione Calabria ravvisi la necessità di normare gli interventi sulla scuola, volendo diversificare, così gli obiettivi della regione da quelli centrali: questo è il primo passo verso una scuola regionalizzata, con una frantumazione di diritti e tutele sinora garantiti da una scuola centralizzata? Inoltre, sul sito dell’assessorato si possono leggere tutti e quattro i testi unici già belli e pronti, laddove sicuramente sarebbe stato più opportuno incontrare gli esperti del settore e le organizzazioni sindacali della scuola prima e non dopo aver elaborato questa raccolta legislativa, in modo da orientarla raccogliendo le indicazioni di chi la scuola la vive quotidianamente sulla propria pelle.
Invece, come troppo spesso succede, prima si elabora, poi si fa il passaggio (formale?) della “ampia consultazione”, a cose già decise. Ma, a dare una prima occhiata al nuovo testo Unico che riguarda la scuola, la cosa che, come USB Scuola Calabria, ci fa “arrabbiare” davvero tanto e ci indigna enormemente, è che, di fronte ad una situazione drammatica della scuola pubblica statale, con scuole che vengono chiuse, accorpate senza logica, dimensionate secondo criteri calati dall’altro, la regione Calabria continui a considerare senza distinzione le scuole statali e quelle paritarie e, soprattutto, ci scandalizza che l’art. 9 di questo tanto reclamizzato testo unico sulla scuola, dia alla stessa regione il compito di determinare i contributi alle scuole statali e paritarie!
Questo dunque l’altro obiettivo, serve anche a questo il nuovo testo unico sulla scuola, a dare contributi alle scuole private? USB Scuola chiede con forza, sin da ora, che i contributi siano destinati unicamente alle scuole pubbliche statali e che le scuole private si mantengano con le rette (anche salate) che fanno pagare a chi le vuol frequentare!!!! Per questo motivo chiede all’Assessore un incontro urgente che affronti al più presto questi argomenti, prima che la scuola subisca un altro schiaffo dalla politica.