Turismo, Giungata: oggettive difficoltà limitano lo sviluppo del territorio crotonese

Crotone Attualità

Terra a forte vocazione turistico-culturale. Questo dovrebbero essere la città e la provincia di Crotone, un punto di eccellenza nel panorama turistico regionale, in cui è possibile coniugare il turismo balneare ad un turismo più culturale, fatto di musei e parchi archeologici, siti naturalistici, storia, tradizioni, centri storici e tanto altro ancora.

Diventa però estremamente difficile fare una programmazione turistica della nostra città se si tiene conto delle oggettive difficoltà che limitano lo sviluppo turistico del territorio crotonese. – Lo scrive in un comunicato stampa Antonella Giungata, Assessore comunale alla Cultura e al Turismo di Crotone - Esportare l'immagine del territorio, incrementare i servizi, programmare attività ed eventi, valorizzare le proprie risorse, potrebbero infatti non bastare a far decollare il turismo in città, perché il turista, prima di apprezzare o meno l'offerta turistica locale, deve avere il modo di raggiungere la meta prescelta.

La sospensione dei voli sull'aeroporto di Crotone, infatti, compromette irrimediabilmente la prossima stagione estiva che in assenza di treni a lunga percorrenza sulla fascia ferroviaria ionica e data la condizione di forte pericolosità della s.s. 106, punta tutto sullo scalo del Sant'Anna per far arrivare nuovi visitatori in città. Una inadeguata politica regionale, incapace di pianificare l'attività aeroportuale crotonese, lasciando campo libero a compagnie di fortuna incapaci di garantire la continuità dei voli da e per Crotone, condanna di fatto un intero territorio all'isolamento dal resto del Paese.

A questa già precaria situazione legata alla ferrovia e all'aeroporto si aggiunge inoltre il fatto che non esiste un collegamento viario decente né verso Lamezia né verso nord. Insomma il territorio della provincia di Crotone rischia di rimanere totalmente chiuso nei propri confini!

Eppure, la Regione Calabria, almeno in fase di programmazione dei Pisl, aveva previsto dei fondi che puntavano allo sviluppo locale prevalentemente in senso turistico e poi anche in senso produttivo. Risulta però paradossale pianificare lo sviluppo locale dedicandovi apposite risorse e poi non sostenere, non difendere e non rafforzare le infrastrutture di base. I fondi previsti risulterebbero sperperati se alla provincia di Crotone non venissero garantiti i collegamenti in generale e quello aereo in particolare. Senza collegamenti quale visitatore potrebbe infatti arrivare nel nostro territorio e ammirare, secondo lo scopo dei Pisl, i borghi restaurati, e usufruire dei servizi programmati?

L'esclusione poi dell'aeroporto di Crotone dalle strutture di interesse nazionale dal Piano licenziato dal Governo non fa altro che confermare la disattenzione non solo del Governo nazionale ma anche di quello regionale nei confronti di un territorio come quello crotonese sempre più emarginato. Ed hanno il sapore di lacrime di coccodrillo le parole di chi promette una dura opposizione in sede di conferenza Stato-Regione, quando la difesa di Crotone doveva essere assunta prima che la disattenzione portasse i suoi sgradevoli frutti.

E non mi conforta lo scarso interesse dimostrato anche nei confronti dei Beni culturali. La tragedia che ha investito Sibari infatti non può lasciarci indifferenti e non può che far emergere il fatto che nella programmazione regionale le parole cultura e turismo siano solo ridotte a slogan prive di ogni contenuto. Le preoccupazioni sono dunque reali per una terra che merita un'attenzione maggiore e soprattutto più costante e non isolata ai momenti di propaganda elettorale”.


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