Lega Pesca: cinque proposte per il comparto al nuovo governo
Ieri mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Crotone, si è tenuto un incontro tra Lega Pesca Calabria e i candidati del Partito Democratico nonché membri dell’attuale delegazione parlamentare uscente del PD: On. Nicodemo Oliverio e on. Marco Minniti.
All’incontro, erano presenti i vertici nazionali e regionali di Lega pesca, e nello specifico: Ettore Ianì (Presidente Nazionale di Lega Pesca), Salvatore Martillotti (Presidente Regionale di Lega Pesca), Pino Bevilacqua (Presidente Regionale Lega Coop). Per il PD oltre ai due candidati anche l’On. Francesco Sulla e l’On. Pino Soriero.
Il tema dell’iniziativa - informa una notadel Partito Democratico - Federazione di Crotone - ha riguardato le tante problematiche, che oggi mettono a serio rischio il comparto e le strategie che il nuovo governo dovrà mettere in atto per superare le ulteriori stringenti direttive europee in materia di pesca e di utilizzo delle risorse ittiche.
La necessità di recuperare un rapporto virtuoso con il mare, valorizzarlo come risorsa non solo balneare e turistica ma anche produttiva, è questione di primaria importanza visto e considerata la tradizione e il peso specifico del settore in termini di produzione di reddito e tasso di occupazione.
Per avviare un percorso più propositivo e proficuo “è necessario – come sottolineato dall’On. Minniti - recuperare un rapporto con il mare che forse la Calabria non ha mai vissuto pienamente”, nella consapevolezza che le nuove direttive europee che vietano la pesca del bianchetto, vanno ad incidere su un settore tradizionale della pesca Calabrese che da queste risorse trae la produzione di uno dei suoi prodotti più tipici e apprezzati: la sardella”. Minniti condivide pienamente le preoccupazioni degli operatori del settore, e delinea un quadro di grande ritardo che si è registrato nei governi precedenti, un ritardo da recuperare sin dall’insediamento del nuovo governo.
Dello stesso tenore l’intervento dell’On. Nicodemo Oliverio, il quale ha inquadrato il momento di grave crisi del comparto che oltre ad essere occupazionale e anche socio-economica e ambientale. Come ricordato dallo stesso Oliverio, “la crisi della pesca italiana e calabrese in particolare, non è più considerabile come una crisi transitoria, ma va ormai affrontata come una crisi di sistema e impone una seria riflessione su come promuovere nuove politiche di governo del settore.
Negli ultimi anni infatti, si sono registrati indici fortemente negativi, basti pensare ad un -38% del personale imbarcato, -28% della flotta a mare, ed un preoccupante -31% dei ricavi delle imprese. Tutto con un contestuale ed ulteriore innalzamento dei costi di produzione”. “Sono dati che mostrano una situazione di allarme, ai quali va aggiunto un problema nel problema, sottolinea Oliverio, meno ricavi significa meno disponibilità economica per investimenti nella messa a norma e in sicurezza delle flotte, oggi infatti alle tante insidie di una professione già pericolosa di per se si aggiungono anche quelle derivanti da una minore sicurezza a bordo. In questi anni la crisi in Italia è poi risultata essere più grave che in altre realtà europee, per scelte che non hanno fatto che peggiorare una situazione già compromessa. Tra questi ad esempio, un numero elevato di punti sbarco, una frammentazione della distribuzione, uno scarso accesso l credito per finanziare gli investimenti necessari, una forte burocratizzazione che vede un ritardo e un ulteriore aggravio di costi nelle attività. Come uscire quindi da questa fase di stallo? Proprio nel corso dell’iniziativa sono state elencate cinque proposte, che il partito Democratico e Lega pesca hanno inteso stilare per consegnare al nuovo governo che si insedierà da qui ad un mese.
Nello specifico:
1. L’istituzione di una conferenza regionale sulla pesca;
2. Una legge nazionale sulla filiera ittica di cui primo firmatario sarà proprio l’On. Nicodemo Oliverio;
3. La creazione di un piano nazionale per la gestione delle pesche speciali;
4. La realizzazione di un Piano nazionale per la risoluzione del problema delle ferrettare;
5. La pulitura dei fondali, condizione indispensabile per il rilancio del comparto.
Per finire l’intervento dell’On. Pino Soriero che ha proposto una rivisitazione della gestione e dell’organizzazione dei porti calabresi, troppo spesso non complementari ma concorrenti. In futuro, precisa Soriero: “sarà opportuno individuare specializzazioni e specificità per ogni singolo porto calabrese, al fine di proporre un’offerta completa e che dia prospettive di sviluppo concrete per ogni porto.
Alla manifestazione hanno partecipato un nutrito numero di pescatori, che hanno avuto modo di raccontare le proprie esperienze, le difficoltà quotidiane e fare proposte da consegnare ai candidati che andranno a sedersi tra i banchi di camera e senato tra meno di un mese.