Trivellazioni. Meetup: “Sbigottiti per le dichiarazioni del Pd”
“Il comunicato, diramato dall’ufficio stampa del Pd, che ha espresso contrarietà alla manifestazione "Giù le mani dal nostro mare" del 24 agosto, tenutasi nelle spiagge di Crotone ci ha lasciato a dir poco sbigottiti”, scrivono gli amici di Beppe Grillo di Crotone.
“Perché mai la principale forza politica Crotonese deve comportarsi come uno sbruffone da bar nei confronti di un iniziativa di cittadini che chiedono la salvaguardia del mare? Credono di avere la coscienza pulita in virtù di un consiglio comunale fatto ma in realtà nascondono la verità.
Sanno benissimo che il governo, quindi il PD sta puntando sull’estrazione degli idrocarburi e che, recentemente, sono state Presentate al Ministero dell'Ambiente dalla Società Global Med LLC 5 nuove istanze di Valutazione di Impatto Ambientale. Scadenza per le osservazioni il 19 ottobre 2015. Inoltre perché non raccontano ai cittadini crotonesi come mai non è stata rinnovata la convenzione con la ionica gas (società dell’ENI) scaduta nel 2011? Come mai non spiegano perché mai la convenzione precedente ha portato zero vantaggio al nostro comune?
Altresì cercano di nascondere che il fatto che usino i soldi delle royalties per pagare i conti salati della gestione del taglio dell’erba (manutenzione verde pubblico) e cioè, le cooperative che lavorano per il comune senza bandi pubblici, per fare il solito clientelismo che li vede "regnare" grazie ai voti "comprati" con quei soldi. Tu mi voti? E io ti trovo un lavoro (ad esempio la "manutenzione" del verde pubblico), grazie ai soldi delle trivelle che abbiamo nel nostro mare.
In riferimento alle trivellazioni ed alla svendita del nostro territorio e delle nostre vite alle lobby del petrolio, il Meetup “Amici Beppe Grillo Crotone” invita il PD crotonese a pretendere che, il loro sindaco, faccia come il suo collega di Trebisacce, che ha emesso un'ordinanza contro le trivellazioni nel Mare Ionio, ordinando il "divieto o la sospensione, con decorrenza immediata e per quanto di competenza, nel proprio territorio e nel bacino Ionico antistante, dell'esecuzione di ogni lavoro installazione di macchine e o attività presupposta, connessa e consequenziale alla ricerca di idrocarburi solidi e gassosi e collegate alle attività di Ispezione e Trivellazione".
Un’ordinanza per impedire ogni attività di ricerca e di estrazione: è questo lo strumento che proponiamo a tutti i sindaci per passare dalle parole ai fatti, per non giocare allo scaricabarile, per non limitarsi a chiedere un intervento dall’alto senza prima aver preso ogni possibile provvedimento dal basso. E’ questo lo strumento necessario per iniziare a ergere “un fronte comune”.
I sindaci in virtù delle loro funzioni sono responsabili e garanti della salute e della sicurezza dei loro concittadini. Ricordiamo inoltre a tutti i sindaci dei comuni interessati da progetti di trivellazione che il principio di precauzione, sancito nel Codice dell’Ambiente, impone e legittima anche la restrizione dell’iniziativa economica privata. Quando vi è anche solo potenziale pericolo per i cittadini e per la loro salute , è necessario, in via precauzionale, impedire la infida attività industriale.
La legge assegna al sindaco, massima autorità in fatto di salute pubblica, la responsabilità delle scelte in fatto di precauzione stabilendo il livello di rischio accettabile e non accettabile. Qual è il livello di rischio che i sindaci dell’alto Jonio intendono accettare per il nostro patrimonio ambientale? Noi cittadini di Crotone non vogliamo essere schiavi dei petrolieri e di qualsiasi altra lobby o potere massonico. Noi vogliamo essere liberi. Liberi di vivere nella nostra terra”.