Operai morti sul lavoro a Crotone | REAZIONI
Diritti Umani, incidente sul lavoro: il sostegno del Coordinamento docenti | Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani si unisce al dolore delle famiglie dei due operai, Giuseppe Greco, 51 anni, e Kiriac Dragos Petru, 31 anni, deceduti nell'incidente sul lavoro avvenuto nella mattinata di ieri, nella tratta del lungomare di Crotone che porta alla zona archeologica di Capo Colonna.
“Sorprende e addolora constatare che episodi analoghi a questo si siano verificati e possano verificarsi ancora. Ci auguriamo che l’accertamento scrupoloso da parte della Magistratura possa definire al più presto le cause di tale sciagura. Riteniamo fondamentale in un momento simile richiamare l’attenzione delle autorità competenti perché siano messe in campo tutte le azioni necessarie per prevenire situazioni di rischio sul territorio non soltanto in contesti lavorativi”.
Pugliese (Cciaa): “morti bianche impensabili ai giorni nostri” | Grande dolore per la morte dei due operai che stavano lavorando in un cantiere approntato sul lungomare cittadino, è stato espresso da parte del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese.
“E’ impensabile che ai giorni nostri ci si debba ancora rattristare per episodi di morti bianche – prosegue il Presidente – seppure le rigide norme della sicurezza sul lavoro dovrebbero impedire tali infausti accadimenti. E’ importante che tutti i soggetti impegnati
nel mondo dell’occupazione si impegnino all’assoluto rispetto delle vigenti normative: dalle imprese alle istituzioni chiamate a vigilare, nonché agli stessi lavoratori, che mai più debbano correre il rischio di incorrere in infortuni così gravi o addirittura nel decesso”.
“Ai familiari dei lavoratori deceduti – conclude Pugliese - intendiamo porgere le più sentite condoglianze dell’Ente camerale”.
Criminalità e morti bianche: il pensiero di Bova sui recenti fatti di cronaca | “Quanto avvenuto nella notte appena trascorsa a Catanzaro Lido – riguardo al tragico incendio in cui sono morti carbonizzati due uomini all’interno di un noto pub catanzarese - si annuncia come l’ennesima cruda e vivida testimonianza di quanto la criminalità organizzata sia attiva a Catanzaro. Ci troviamo ancora una volta a commentare la recrudescenza di una criminalità feroce che presumibilmente firma i fatti della scorsa notte e che ha certamente firmato tanti altri eventi di cronaca nera degli ultimi mesi e non può essere ignorata”.
“Il mio appello alla politica – rimarca il Presidente -, quindi, è quello di fare tutti insieme quadrato attorno a nuove iniziative a sostegno del terzo settore, la via più breve ed efficace affinché si possano mettere in campo dei progetti concreti con cui affrontare le difficoltà sociali e creare posti di lavoro. Accanto a questa attività, sarà poi necessaria la vicinanza dello Stato per proteggere dall’aggressione criminale quelle iniziative imprenditoriali che con fatica si affannano ad operare in Calabria”.
A questa sentita dichiarazione l’Onorevole Arturo, Bova Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria non si esime dal manifestare “solidarietà alle famiglie degli operai morti e a quella dell’operaio gravemente ferito nell’incidente avvenuto a Capo Colonna. Una circostanza infausta che, sfortunatamente, pone l’accento su un’altra esigenza, questa volta non solo calabrese ma nazionale: la sicurezza sul lavoro è requisito fondamentale per garantire dignità al lavoro stesso. Mi auguro che quello delle morti bianche sia un tema su cui il prossimo Governo vorrà esprimersi e mettere in campo regole e controlli più efficaci”.
“Desidero esprimere tutta la mia vicinanza alle famiglie dei due operai rimasti uccisi nell'incidente che ancora una volta vede coinvolti dei lavoratori sul posto di lavoro. Un terzo operaio è rimasto ferito e mi auguro che le sue condizioni possano migliorare. - È quanto si legge in una nota di Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia - L'ennesimo episodio di cronaca ci consegna un quadro preoccupante sul quale occorre intervenire con un deciso cambio di rotta culturale, che metta al centro il lavoratore e che inverta questa tendenza. Non si può morire di lavoro e non è tollerabile che non ci si possa sentire sicuri mentre si svolge il proprio dovere.
Il lavoratore deve sentirsi più coinvolto e responsabilizzato al momento della formazione che deve essere un momento di crescita e di stimolo.
È necessario un confronto continuo e aperto tra i lavoratori, i loro rappresentanti e i datori di lavoro per rafforzare il sistema di prevenzione. Un confronto che muova dalla consapevolezza che investire in sicurezza fa risparmiare e conviene.
Gli investimenti in sicurezza devono consentire alle aziende di beneficiare di incentivi e sgravi fiscali secondo un meccanismo che premi le realtà più virtuose. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità”.
Pd Crotone: la Politica faccia di più per ridurre gli incidenti sul lavoro | "I fatti accaduti a Crotone pongono in noi tutti un infinito senso di tristezza e dispiacere, non si può continuare a morire per la mancanza di accurata sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Partito Democratico tutto esprime cordoglio e vicinanza alle famiglia delle vittime coinvolte nell’incidente.
In tutta Italia continuano ad aumentare gli incidenti sul lavoro, dobbiamo muoverci con determinazione in quanto si tratta di una questione di civiltà. Non possiamo rassegnarci a subire le morti sul lavoro, siamo tutti chiamati ad impegnarci nel rispetto delle leggi e nel controllo attento e rigoroso affinché giornate come oggi non esistano e non si ripetano".
Bruno Bossio: “Non si può andare al lavoro rischiando la vita" | "L’ennesimo mortale incidente sul lavoro accaduto a Crotone nel quale hanno perso la vita due operai e un altro è rimasto seriamente ferito, ci consegna la triste realtà della garanzia del diritto alla sicurezza sul proprio posto di lavoro.
Andare a lavorare non può significare, ancora negli anni 2000, rischiare la vita. Tanto più se si considera che molti di questi incidenti capitano, come quest’ultimo, in cantieri di opere pubbliche nei quali i dispositivi di sicurezza dovrebbero essere controllati e verificati con scrupolosa attenzione.
In attesa dei risultati delle indagini della magistratura sui fatti accaduti che dovranno accertare eventuali responsabilità, omissioni o comunque limiti nell’osservanza dei dispositivi di sicurezza di quel cantiere, mi farò promotrice dell’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo al sistema della sicurezza e della tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Sono infatti convinta che questo problema debba essere affrontato con particolare attenzione dal Parlamento sia in termini di conoscenza sia di intervento normativo e una commissione d'inchiesta può essere lo strumento più adatto per realizzare questi obiettivi.
Penso che sia anche questo il modo migliore per onorare la memoria di Giuseppe Greco e Chiriac Dragos Petru e dare risposta al bisogno di giustizia delle loro famiglie".
Cuzzupi (Ugl Calabria) chiede un vertice regionale sulla sicurezza nei cantieri “Non si possono più tollerare morti sul lavoro. Quanto successo nel cantiere per la costruzione del nuovo lungomare di Crotone è gravissimo e scuote le nostre coscienze. Due operai sono morti e un terzo è in fin di vita per l’ennesimo dramma sociale che non può lasciarci indifferenti”. Ad affermarlo è il Segretario Generale della Ugl Calabria Ornella Cuzzupi.
Sezione Territoriale di Crotone, Anmil | “Abbiamo assistito con profondo sgomento, in queste ultime settimane, a tragedie prevedibili e ingiustificate come quella di questa mattina – commenta il Presidente territoriale Anmil di Crotone, Giovanni Siciliani, la notizia del grave infortunio a Crotone che ha causato la morte di due operai – dimostra quanto sia ancora lontana l’era della sicurezza negli ambienti di lavoro. E purtroppo, con la ripresa economica, sono tornati ad aumentare infortuni e morti sul lavoro e, secondo i dati Inail, il trend che per quasi 10 anni ha registrato una lieve ma costante diminuzione, sembra ora essersi arrestato. Necessario investire in risorse adeguate affinché si diffonda la cultura della sicurezza mettendo così al primo posto il rispetto della norme, il potenziamento dei controlli e dell’attività ispettiva, nonché il rafforzamento di azioni mirate alla formazione dei lavoratori cominciando dal mondo della scuola, come facciamo noi da oltre 20 anni”.
“Siamo convinti che ognuno debba fare la propria parte e, nel decennale dall’entrata in vigore del Decreto 81 del 2008, troviamo assurdo che non sia ancora completata la sua azione in quanto manca tuttora la firma ad una ventina di Decreti attuativi – continua Siciliani – al fine di fermare il conteggio di nuove tragedie che colpiscono le famiglie italiane. Ai parenti dei due lavoratori esprimiamo la nostra vicinanza – conclude il Presidente Siciliani – e seguiremo gli sviluppi delle indagini per capire la causa che ha provocato la loro morte; ma oltre ad offrire ai loro cari il nostro pieno supporto, ci costituiremo parte civile affinché non si sentano soli”.
Parlamentari crotonesi M5S Barbuto e Corrado|"Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie degli operai che hanno perso la vita nel tragico incidente occorso stamane nel cantiere che opera per il prolungamento del marciapiede sulla strada per Capo Colonna in viale Magna Grecia. Confidiamo nell'attento lavoro delle autorità che accerteranno l'esatta dinamica e le eventuali responsabilità del triste episodio - avanza la nota - augurandoci che l'accaduto non sia imputabile alla violazione delle norme di sicurezza, ci preme comunque sottolineare il preoccupante dato emerso dalle verifiche effettuate dall'Ispettorato del lavoro di Crotone nel corso del primo trimestre del 2018: in materia di sicurezza il 93% dei cantieri edili è risultato irregolare. Un dato inaccettabile, una situazione non nuova nel nostro territorio, dove il rispetto delle norme, anche quelle a tutela della vita umana, è considerato un optional".
"Occorre, comunque, da subito attuare una radicale inversione di rotta contro l'assuefazione alla quotidiana illegalità - concludono le pentastellate - da cui ci si risveglia, solo temporaneamente, in occasione di tragedie annunciate. Noi, di certo, faremo la nostra parte".