Camera Commercio: i dati sulla demografia delle imprese nel I trimestre 2010
Camera Commercio: i dati sulla demografia delle imprese
L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute nel corso del primo trimestre del 2010 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell'anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell'economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia.
L'imprenditoria crotonese cede alla crisi: 277 imprese in meno e 42^ posizione a livello nazionale per tasso di crescita (-0,23%) Preliminarmente è bene precisare che il saldo sulla nati-mortalità delle imprese relativo al primo trimestre di ogni anno risente dell'effetto delle cessazioni di imprese avvenute sul finire dell'anno, ma registrate formalmente nel mese di gennaio. Ciò è dovuto alla possibilità di denunciare la cessazione di impresa entro trenta giorni dal verificarsi dell'evento, con conseguente contabilizzazione delle stesse il mese successivo a quello di riferimento. Ne consegue un bilancio del primo trimestre con valori sempre contenuti o addirittura, come per questa rilevazione che risente anche della crisi in atto, con valori negativi. Secondo le ultime rilevazioni Movimprese di Infocamere, infatti, l'imprenditoria crotonese risente della crisi perdendo nel primo trimestre 2010 ben 277 imprese. Da gennaio a marzo, a fronte di 415 nuove iscrizioni, sono state denunciate 456 cessazioni (al netto di quelle d'ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 17.692, in diminuzione, rispetto alla fine di dicembre, dello 0,23%.
Nel confronto con le altre province italiane, Crotone si colloca in 42ma posizione per tasso di crescita trimestrale e reagisce meglio rispetto alla media nazionale (-0,27%) grazie all'elevato tasso di natalità (2,3%) che compensa in parte l'elevato tasso di mortalità (2,5%).