Sicurezza edifici Calabria: riunione ingegneri e architetti
I rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori delle cinque provincie Calabresi si sono riuniti per discutere sui temi attinenti alla progettazione, costruzione e sicurezza degli edifici in Calabria. A conclusione dell’incontro tutti i Presidenti, all’unanimità, raccogliendo le condivise lamentele dei colleghi che esercitano la professione sul territorio calabrese, nonché dei tecnici di azienda, d’impresa e dei funzionari delle pubbliche amministrazioni, si fanno portavoce dell’esigenza di moltiplicare gli sforzi volti al recupero ed alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, particolarmente vulnerabile al rischio sismico, con la conseguente positiva ricaduta sulla filiera delle costruzioni, settore trainate dell'economia calabrese. Pertanto i Presidenti degli Ordini non possono fare a meno di esternare la forte preoccupazione per la situazione generale di crisi, che ha risvolti di natura economica e sociale, anche per il mondo professionale ed ancor più per quello giovanile.
In questa situazione, - si legge in una nota dei Presidenti degli Ordini degli Ingegneri e degli Ordini degli Architetti - diventa intollerabile che l'apparato tecnico-amministrativo della Regione Calabria, invece di essere al servizio dei cittadini e dei professionisti, si rivela un insormontabile ostacolo burocratico, che genera deleterie conseguenze per la collettività calabrese. Ci riferiamo sia alla attivazione del sistema informatico SI-ERC per la trasmissione dei progetti, più volte oggetto di contestazione da parte degli Ordini, che alle non corrette modalità di espletamento dei servizi tecnici del Settore Tecnico Regionale ( ex Genio Civile ), come recentemente denunciate pubblicamente dai colleghi della provincia di Catanzaro.
Non pare superfluo ribadire che gli Ingegneri e gli Architetti, da sempre, si adoperano ed esercitano la loro professione con serietà, competenza e diligenza, avendo per definizione come primario obiettivo, la sicurezza e l’incolumità sia del territorio che delle persone. In questa ottica, gli Ordini non hanno mai opposto alcun rifiuto collaborativo con le istituzioni regionali, anzi si sono sempre adoperati, con spirito di servizio, affinché l’Amministrazione regionale potesse fare buon uso dell’esperienza delle categorie professionali. Ad oggi dobbiamo purtroppo riscontrare, nonostante tutta la nostra buona volontà collaborativa, l’assoluta mancata funzionalità del sistema informatico SI-ERC, fornito dall’EUCENTRE del Professor Calvi, che oltretutto ha prodotto e continua a produrre lentezze, ritardi ingiustificati e diseconomie, senza apportare alcuna vantaggio in termini di
sicurezza sismica. Se da un lato la procedura informatica per la denuncia e la trasmissione delle pratiche ha apportato un riordino nei processi di accettazione e registrazione, dall'altro viceversa, il sistema informatizzato per la verifica dei calcoli strutturali aggiunge un inutile aggravio di impegno per tutti i soggetti coinvolti in questo perverso sistema, sia funzionari che progettisti, inutile perché si è potuto constatare, una volta andato in funzione, le evidenti lacune che presenta. Si sottolinea che a fronte delle osservazioni delle categorie professionali che chiedono di utilizzare una più adeguata procedura informatica, come quelle utilizzate in altre Regioni, a tutt’oggi è mantenuta ancora in vita la suddetta procedura SI-ERC, che, nonostante tutti i possibili i correttivi adottabili e adottati negli ultimi due anni, continua a manifestarsi un pessimo sistema informatico. Del resto che il sistema informatico SI-ERC è al capolinea lo dimostra palesemente la gara, bandita dal Dipartimento infrastrutture e LL.PP. ed in corso di aggiudicazione, per l’affidamento di
un nuovo sistema informatico. Quindi ci si domanda ancora una volta: se l'attuale procedura informatizzata per la verifica dei calcoli strutturali può anche sbagliare, quale sicurezza viene garantita nei casi in cui il sistema automatizzato dà una valutazione positiva ?
Nell’interesse generale si chiede in modo forte, chiaro e netto a tutti gli organi regionali di adoperarsi senza più alcun indugio, per riavviare un processo virtuoso di regolarizzazione del suddetto servizio sismico, affinché al più presto il sistema informatico SI-ERC sia sostituito da altro sistema valido ed efficiente, come sopra richiamato e sia garantita l'omogeneità sia nazionale che regionale di espletamento del servizio, senza che accada, come tuttora accade, che i tempi di attesa per una qualsiasi pratica si dilatino a tempo indeterminato, con l’aggravante di bizzarre interpretazioni da parte di alcuni zelanti dirigenti di servizio. Le incongruenze sopra esposte sono state sempre sottoposte, in un leale confronto, dai rappresentanti regionali degli Ordini all’attenzione del Dipartimento senza mai avere le dovute risposte.
È ormai urgente, necessario ed ineludibile che le problematiche evidenziate siano portate all’attenzione del Consiglio Regionale, della Giunta e di tutti i Consiglieri, affinché vengano eliminate le attuali distorsioni e siano apportati gli emendamenti che Architetti ed Ingegneri richiedono a tutela degli interessi della collettività.