Droga: processo “Ghost”, chiesta conferma condanne in appello
Conferma integrale della sentenza di primo grado emessa dal gup distrettuale, Assunta Maiore, il 19 marzo del 2012 a carico di 31 imputati, riconosciuti a vario titolo responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla produzione, al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti: questa la richiesta del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Domenico Prestinenzi, dinanzi alla Corte d'Appello presieduta dal giudice Maria Vittoria Marchiano'.
Al centro del processo i risultati investigativi scaturiti dall'operazione denominata "Ghost", scattata il 25 gennaio 2011 dopo due anni di indagini da parte della Squadra mobile di Vibo, con il coordinamento della Dda di Catanzaro. La centrale di "taglio" e smistamento della droga era stata individuata all'interno di un capannone di localita' "Felicello" a Gerocarne, centro delle Pre Serre, in provincia di Vibo Valentia. A capo dell'associazione viene collocato Piero Sabatino, 31 anni, condannato in primo grado, al termine del processo con rito abbreviato, a 11 anni, 11 mesi e 20 giorni.
Altro capo dell'associazione veniva indicato in Antonino Zupo, 31 anni, che aveva rimediato 8 anni di reclusione, ma che è stato poi ucciso in un agguato il 22 settembre scorso. L'organizzazione, secondo gli inquirenti, avrebbe spacciato nel Vibonese, a Firenze, Lamezia Terme (Cz) e Cremona, con un giro d'affari valutato in 5mila euro al giorno. In primo grado il gup aveva inflitto 102 anni complessivi di carcere. Prossima udienza il 14 marzo per gli interventi dei difensori. (AGI)