Ance: rinnovo Presidenza a Vibo Valentia
Gaetano Macrì è il nuovo Presidente di Ance Vibo Valentia, eletto nell’Assemblea Generale Ance tenutasi ieri sera, che ha provveduto a rinnovare anche il Consiglio Direttivo dei Costruttori Vibonesi, subentra a Fausto Marino che conclude così il suo mandato.
Laureato in Ingegneria presso l’Università La Sapienza di Roma, Gaetano Macrì 44 anni, sposato, un figlio, dal 1997 segue l’azienda di famiglia, la CGM con sede in Tropea, insignita nel 2002 dalla Cassa Edile di Catanzaro per i 40 anni di iscrizione e più recentemente, nel 2011, premiata a Torino tra le 79 aziende italiane del settore con più di 100 anni di storia. Dal 2000 Macrì fa parte del Consiglio Direttivo Ance, è stato il primo Presidente del Gruppo Giovani Costruttori Edili di Ance VV ed è Componente della Giunta di Confindustria VV.
Il nuovo Consiglio Direttivo Ance VV, risulta pertanto così composto: Gaetano Macrì (CGM srl) Presidente; Fausto Marino (Ing. Fausto Marino impresa costruz.) Past President; Giacinto Callipo (Callipo srl) Vice Presidente; Massimo Restuccia (Remac srl) Vice Presidente; Domenico Letizia (Lecogen) Consigliere; Nicola Ceravolo (Recol srl) Consigliere; Raffaele Ruffa (Ruffa Raffaele) Consigliere; Stefano Guastalegname (Guastalegname Nazzareno) Tesoriere.
Il neo eletto Presidente, dopo aver salutato e ringraziato i Colleghi tutti per la fiducia accordatagli, ha voluto tracciare brevemente alcuni punti fondamentali su cui intende programmare il suo mandato per i prossimi tre anni.
La crisi che il settore delle costruzioni sta sopportando da anni, sta lasciando profonde ferite, i dati sul lavoro e sull’occupazione sono tragicamente noti e non c’è al momento una previsione che possa far pensare ad una inversione di tendenza immediata; c’è un’emergenza economica e sociale. Dobbiamo pertanto creare lavoro, riconquistare la crescita, riconoscere e riaffermare la credibilità delle imprese, infondere fiducia nei mercati e rilanciare l’economia delle piccole e medie imprese, che sono la vera colonna portante del nostro Paese. Noi industriali per natura siamo ambiziosi e ottimisti, guardiamo al futuro e investiamo per realizzare i nostri progetti.
Servono dunque, scelte immediate e coraggiose che come imprenditori di uno dei settori più colpiti dalla crisi, dobbiamo essere pronti a fare, poiché l’alternativa sarebbe il declino.