Regione, Vicepresidente Stasi: sul porto di Gioia Tauro già esiste un tavolo tecnico
La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - in merito alla recente visita al porto di Gioia Tauro dell’on. Bersani, ha rilasciato al seguente dichiarazione: “Dispiace evidenziare che nel corso della visita lampo dell’on. Bersani al porto di Gioia Tauro, nessuno dei suoi accompagnatori, gli abbia fatto notare che già esiste un Tavolo tecnico, istituito di concerto con l’ex Ministro Matteoli, sul quale la Regione ha portato delle proposte concrete, concordate insieme con tutte le parti interessate, non solo per il rilancio ma anche per la sua piena affermazione come infrastruttura strategica per l’Italia e per il bacino del Mediterraneo. Ci riferiamo ad esempio alla proposta avanzata dalla Regione Calabria per l'istituzione di una ZES (zona economica speciale) su cui abbiamo avuto la più ampia condivisione da tutti i soggetti istituzionali interessati, l’Autorità Portuale e le componenti sindacali, da sempre coinvolte nel piano di rilancio dell’intera area portuale.
Spiace constatare – ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - che con l’attuale Governo tecnico, né il Primo Ministro Monti, né il Ministro Passera, la cui nomina è risaputa essere stata sostenuta proprio dall'on. Bersani, abbiano avuto la sensibilità di proseguire il lavoro avviato al tavolo tecnico sul porto di Gioia Tauro. L’on. Bersani, nella sua passeggiata a Gioia Tauro, non ha fatto alcun accenno alla ZES, soluzione più volte discussa con il territorio, grazie al quale è stato definito ed approvato un piano che prevede l'individuazione di un’area portuale e retro portuale che include le aree in concessione alle società terminalistiche, la zona franca e le aree industriali, per una superficie totale di circa 740 ettari. Alla ZES abbiamo fatto richiesta che vengano ammesse aziende che svolgono attività di natura logostico/distributiva o di natura industriale e aziende di servizi in genere. In particolare per consentite operazioni di: importazione, deposito merce, confezionamento, trasformazione, assemblaggio, riesportazione merce, con agevolazioni peraltro, già previste in altre realtà europee e dunque con cedibili dalla commissione UE. Sulla struttura strategica del porto di Gioia Tauro – ha successivamente dichiarato la Vicepresidente Stasi - c’è stato e continua ad esserci il massimo impegno dal parte della Regione Calabria, riconosciuto in tutte le sedi competenti e da tutti i rappresentanti istituzionali, sindacali e di categoria. Presto saranno visibili i risultati del bando sul gatewey ferroviario e avviati quelli per incentivare le imprese, così come quelli relativamente al miglioramento dell'asse ferroviario e gli investimenti di RFI che di recente ha riconfermato le risorse sull'alta capacità. Quello che avrebbero voluto sentire i lavoratori del porto, le imprese ed tutti i calabresi é un impegno concreto del futuro Governo nazionale sul riconoscimento della strategicità del porto calabrese, non per il Sud ma per l'Italia, e dunque una promessa solenne sul riconoscimento della ZES, unica possibilità per rendere competitivo il porto rispetto ai porti concorrenti del Nord Africa.
Per Gioia Tauro non servono risorse infrastrutturali, quelle già ci sono, ci sono le risorse nazionali e ci sono le risorse che il Presidente Scopelliti ha voluto destinare, non solo quelli racchiusi nell'APQ ma anche quelli di bilancio regionale destinati al transhipment ed al ferrobonus. A tal proposito evidenziamo i ritardi della Commissione Europea in merito alla notifica di questi incentivi, che ad oggi ancora attendono risposta. E' questo é il vero punto di forza di Gioia Tauro, quello di non aver bisogno di ingenti risorse infrastrutturali ma solo di un'attenzione per ridurre il costo del lavoro. Pertanto ben venga la realizzazione del Ponte sullo Stretto; come nuova importante infrastruttura aggiungerebbe una ulteriore chance di sviluppo ad una Calabria dimenticata nella quotidianità dai tanti esponenti politici nazionali che invece in questi giorni di campagna elettorale si ricordano che proprio in Calabria esiste, e non bisogna realizzarlo, il più grande terminal transhipment del Mediterraneo. Non ricordiamo un impegno simile quando ad esempio era Ministro l’on. Bersani – ha concluso la Vicepresidente della Regione Stasi - il quale, nelle sue visite in Calabria ha sempre parlato di temi astratti, producendo solo demagogia”.