Cosenza, attività a tutto tondo per la Guardia di Finanza nel 2012
In linea di continuità con gli anni passati e valutati i positivi risultati ottenuti, la Guardia di Finanza per l’anno 2012 ha confermato l’articolazione del piano d’azione su tre obiettivi prioritari: la lotta all’elusione e all’evasione fiscale; il contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica e la tutela del mercato dei beni e dei servizi; la tutela del mercato dei capitali ed il contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale.
Fondamentale, come in passato, si è rivelata l’attività d’intelligence, il controllo economico del territorio e l’analisi delle banche dati, operata dai reparti nelle rispettive circoscrizioni di competenza.
La preziosità delle informazioni raccolte preventivamente e la successiva elaborazione mediante i numerosi applicativi informatici di cui si dispone, ha consentito di pianificare e realizzare interventi “mirati” nei confronti di soggetti maggiormente indiziati di evasione, a tutto vantaggio della economicità dell’azione amministrativa del Corpo e della remuneratività delle operazioni, come attestano i 219 milioni di Euro di base imponibile recuperati a tassazione attraverso i nr. 1.229 controlli e verifiche effettuati dai Reparti dipendenti.
Ancor più significativo, a questo proposito, appare l’azione di contrasto all’economia sommersa, il cui dato finale (128 milioni di Euro, pari al 58% della base imponibile complessivamente accertata, nonché i 229 lavoratori “in nero”) è frutto anche della duplice connotazione di polizia giudiziaria e di polizia tributaria che consente ai nostri militari di incidere sui fenomeni evasivi maggiormente insidiosi con gli ampi poteri investigativi attribuiti dalla legge e di svilupparne le risultanze anche sul piano fiscale.
Di seguito i risultati conseguiti, suddivisi per aree operative d’intervento: lotta all’evasione e all’elusione fiscale, verifiche sostanziali. Le attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale - obiettivo prioritario e strategico della missione di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza ai fini della tutela degli interessi erariali - è stata realizzata attraverso 1.229 interventi ispettivi, articolati nella duplice tipologia: delle verifiche sostanziali: 342 per la ricostruzione dei volumi d’affari effettivamente realizzati dai contribuenti; dei controlli: 887 per il riscontro di singoli atti di gestione ugualmente incidenti sulla determinazione del reddito imponibile.
Gli interventi hanno consentito di constatare oltre 219 milioni di euro di base imponibile sottratta al prelievo fiscale ed oltre 54 milioni di euro di evasione I.V.A.
Particolarmente significativo, a questo proposito, è il dato che emerge dalle attività di contrasto all’economia sommersa, grazie all’aumento della pressione ispettiva esercitata per “scovare” evasori totali e paratotali.
Sono stati scoperti infatti: 88 evasori totali (soggetti sconosciuti al fisco); 23 evasori paratotali (soggetti che, pur essendo noti, risultano aver evaso per cifre superiori al 50% di quelle dichiarate), che hanno sottratto all’Erario base imponibile per oltre 128 milioni di Euro, pari al 58% di quella complessivamente constatata e IVA per oltre 29 milioni di Euro.
Altrettanto incisiva è stata l’azione ispettiva rivolta alla individuazione di lavoratori irregolari.
I dipendenti Reparti hanno incentrato l’attività di vigilanza sul fenomeno del lavoro sommerso nel settore agricoltura, edilizia, commercio di autoveicoli, imprese di pulizie, turistico/ricettivo, distribuzione alimentare, artigiani, abbigliamento, installazione impianti elettrici in edifici, parrucchieri, distributori di carburanti, raccolta differenziata dei rifiuti.
L’impegno, concretizzatosi attraverso “interventi a massa” periodici, è stato premiato con la scoperta di ben n. 289 posizioni lavorative irregolari, di cui 229 completamente “in nero”. Le corrispondenti violazioni sono state contestate a 67 datori di lavoro.
L’attività di vigilanza esercitata sulla filiera commerciale dei prodotti energetici, dal deposito di stoccaggio al distributore stradale, è stata realizzata mediante 61 interventi che hanno consentito di segnalare altrettanti soggetti per violazioni al testo unico sulle accise, alla scoperta di consumi in frode per oltre 16 mila tonnellate di prodotti agevolati destinati ad usi diversi, con conseguente evasione delle accise per oltre 6,8 milioni di euro.
Rientrano in tale segmento operativo i controlli eseguiti su strada in relazione ai “beni viaggianti”, quelli finalizzati a constatare l’esatta applicazione della normativa inerente l’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali, nonché i controlli su indici di capacita contributiva.
I controlli effettuati sono stati 7.953, di cui: 6.030 in materia di ricevute e scontrini fiscali, che hanno portato alla scoperta di 2.153 violazioni, quasi tutte derivanti dalla mancata emissione del documento fiscale: le violazioni sono state accertate nel 37% circa dei controlli sullo scontrino fiscale e nel 30% di quelli sulla ricevuta fiscale; 1.707 nel settore del trasporto delle merci; 216 su indici di capacità contributiva.
Il costante aumento del volume delle giocate e la diversificata offerta di prodotti rendono necessaria la presenza ispettiva del Corpo, nell’intento di apprezzare tutte le implicazioni dei fenomeni di illegalità che determinano una ricaduta sul pagamento dei tributi previsti.
In questo settore sono stati eseguiti 47 interventi, che hanno consentito di pervenire al sequestro di 37 apparecchi di genere vietato.
Accanto all’azione dispiegata a tutela delle entrate, la Guardia di Finanza, come polizia finanziaria, rivolge la propria attenzione anche alla Spesa Pubblica attraverso interventi di contrasto alle frodi in danno del Bilancio Nazionale e Locale, oltre che Comunitario, imposti soprattutto dalle attuali emergenze che determinano necessità di contenimento e razionalizzazione della spesa.
Nell’ambito delle attività investigative svolte a tutela della spesa pubblica è da evidenziare l’esito di un’indagine conclusa nel corso dell’anno dal dipendente Nucleo di Polizia Tributaria, che ha portato alla scoperta di una considerevole frode in danno dell’INPS e all’individuazione di ben 4.098 falsi braccianti agricoli (operazione “Senza Terra”): una risposta concreta e decisa ad un fenomeno illecito che ha caratterizzato, per anni, molte aree del Sud e che ha inciso in misura consistente e sistematica sul bilancio dell’Ente previdenziale.
La vigilanza svolta nel comparto ha permesso di smascherare imprenditori che, per mezzo di complessi artifizi e raggiri, hanno indotto le banche concessionarie delegate a errate valutazioni economico-finanziarie delle operazioni agevolative, principalmente in materia di legge 488/92.
I 123 interventi eseguiti nell’esercizio hanno consentito di accertare circa 21,7 milioni di euro di finanziamenti illecitamente percepiti. Altri 2,7 milioni già concessi, grazie all’azione aggressiva del Corpo, sono stati bloccati prima della materiale erogazione.
2.054 responsabili, di cui 14 in stato di arresto, sono stati denunciati per truffa. In via cautelare, sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro “per equivalente” di disponibilità finanziarie, unità abitative e terreni per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro.
Sono state compiute nr. 245 attività finalizzate alla verifica della veridicità delle posizioni reddituali, attestate per accedere alle agevolazioni connesse alla erogazione di servizi da parte di enti operanti nel settore Sanità, Istruzione, Politiche della casa.
Proficua è stata l’attività di vigilanza sul corretto e appropriato utilizzo delle risorse pubbliche da parte degli Enti ed Amministrazioni dello Stato.
La lotta agli sprechi ed alle inefficienze della Pubblica Amministrazione, svolta in stretta collaborazione con la Procura Regionale della Corte dei Conti, ha consentito di segnalare danni erariali per circa 64,7 milioni di euro.
Lotta al riciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo
Nel corso del 2012 sono state sviluppate 229 segnalazioni per operazioni sospette che hanno consentito di individuare 10 soggetti responsabili di violazioni alla normativa antiriciclaggio e per reati tributari. Un soggetto è stato sanzionato per trasferimento di denaro contante senza ricorrere agli intermediari abilitati.
Quale organo di polizia specializzato nello sviluppo delle investigazioni finanziarie, preventive e patrimonali, il Corpo ha rivolto, anche quest’anno, significativa attenzione alle agenzie “money transfer”, che, come circuito parallelo a quello bancario, movimentano masse consistenti di capitali destinate all’estero.
Sono state eseguite complessivamente 24 indagini ed ispezioni con esito regolare.
Nel corso del 2012 l’impegno operativo della Guardia di Finanza nel settore della lotta al carovita è stato particolarmente significativo per tutelare ancora di più i consumatori dalle turbative del mercato, dai comportamenti speculativi e anticoncorrenziali, nonché dalle pratiche commerciali scorrette, ingannevoli o aggressive.
Gli interventi eseguiti, frutto di indagini conoscitive e piani di controllo delle aree territoriali di competenza, sono stati 129.
La contraffazione, la pirateria intellettuale, le violazioni in materia di “Made in Italy” e sicurezza prodotti hanno fatto registrare negli ultimi anni una crescita esponenziale.
Si tratta di fenomeni criminali che determinano gravi conseguenze sul mercato e sui cittadini consumatori: evasione fiscale e contributiva, riciclaggio, sfruttamento del lavoro nero e irregolare, favoreggiamento e utilizzo dell’immigrazione clandestina, rischi per la salute dei consumatori.
Gli interventi eseguiti sono pari a 186 che hanno consentito il sequestro di oltre 71 mila articoli recanti marchi contraffatti e in violazione del contenuto minimo delle indicazioni a tutela dei consumatori previste dalla normativa nazionale e comunitaria, compact disk, supporti informatici e programmi software, nonché la segnalazione alle Procure della Repubblica presenti sul territorio provinciale di . 68 responsabili.
Il Comando Provinciale di Cosenza concorre a pieno titolo nella lotta alla Criminalità Organizzata, soprattutto nell’individuazione delle operazioni di riciclaggio e nel contrasto delle attività imprenditoriali e professionali attivate per il reimpiego di capitali illecitamente accumulati, che facilmente si mimetizzano inquinando l’economia legale.
La strategia del Corpo muove utilizzando strumenti investigativi idonei ad appurare l’effettivo tenore di vita e le disponibilità finanziarie e patrimoniali degli indiziati, nonché attraverso gli interventi ex art. 30 della legge 646/82 a fronte degli obblighi di comunicazione delle variazioni intervenute nei patrimoni dei prevenuti.
In tale ambito, a conclusione degli accertamenti patrimoniali si è proceduto alla confisca di n. 85 immobili, 18 veicoli, 4 aziende commerciali e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 9,5 milioni di euro nonché sottoposti a sequestro n. 8 immobili, 4 veicoli, un’azienda commerciale e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 895 mila euro. Il tutto nei confronti di 65 responsabili.
Concluse anche 9 verifiche della posizione fiscale (ex art 25 L. nr.646/82) nei confronti di soggetti condannati per associazione di tipo mafioso con la constatazione complessiva di violazioni in materia di imposte dirette per oltre 1,1 milioni di euro.
In questo contesto, la Guardia di Finanza concorre con le altre Forze di Polizia al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica per rassicurare i cittadini rispetto a minacce reali o percepite. L’apporto continuo in termini di sicurezza fornito dal Corpo viene realizzato con aliquote di personale specializzato nelle “tecniche di polizia “: i “Baschi Verdi” in forza alla Compagnia di Sibari e per l’anno 2013 anche in forza alla dipendente Compagnia di Cosenza.
In considerazione delle professionalità espresse e dei compiti specifici del Corpo, le Fiamme Gialle collaborano con le Autorità Giudiziarie della provincia nello svolgimento di accertamenti di natura complessa ed articolata.
In tale attività si segnalano: 411 interventi eseguiti; 2.334 responsabili deferiti per reati vari, di cui 30 in stato di arresto e 2.142 a piede libero; 162 persone segnalate all’autorità amministrativa.
In concomitanza alle primarie attività d'istituto, è stata profusa una efficace azione ispettiva per la salvaguardia del patrimonio naturale ed ambientale di cui la provincia di Cosenza è particolarmente dotata.
Sono state individuate e sequestrate: 6 discariche abusive adibite allo stoccaggio di rifiuti altamente pericolosi per l'ambiente e la salute pubblica; circa 65 mila metri quadrati di aree demaniali;
oltre 1.881 tonnellate di rifiuti dispersi nell'ambiente.
Nell’ambito dell’esecuzione di servizi di iniziativa volti alla prevenzione e repressione dell’illecito fenomeno connesso alla detenzione, trasporto e commercializzazione di artifizi pirotecnici e materiale esplodente, soprattutto nel periodo che precede le festività natalizie e di fine anno, sono stati predisposti mirati piani operativi tesi a interrompere la catena degli illeciti approvvigionamenti.
In più di un caso, i militari operanti hanno scoperto vere e proprie “santabarbare”, ovvero depositi ove l’esplosivo veniva ammassato fino all’inverosimile. L’eventuale deflagrazione del materiale, collocato alla rifunsa e senza il rispetto delle prescritte norme di sicurezza, avrebbe determinato conseguenze gravissime alle cose e alle persone presenti nelle immediate vicinanze dei luoghi.
Eseguiti 13 interventi che hanno determinato: il sequestro di oltre 10 tonnellate di artifizi; la denuncia di 12 responsabili di cui n. 3 in stato di arresto.
Il contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, realizzato con 161 interventi realizzati lungo le principali direttrici del territorio provinciale, si è tradotto nella segnalazione di 185 responsabili, di cui 9 in stato di arresto per illecita detenzione.
Sequestrati oltre 105 kg di hashish e marijuana, circa 400 grammi di cocaina e eroina.
Uno sportello attivo tutto l’anno, 24 ore al giorno, per un rapporto più diretto con il cittadino.
Il “117” costituisce un servizio di pubblica utilità attraverso il quale, nel 2012, cittadini si sono rivolti alla Sala Operativa del Comando Provinciale attraverso numerosi contatti telefonici, di cui 477 hanno generato interventi in relazione ai fatti segnalati.
Il numero gratuito “117” è un concreto ed utile strumento per corrispondere in maniera più incisiva ed immediata alle diversificate istanze di tutela espresse con sempre più maggiore vigore dalla collettività dei cittadini, nei vari settori di competenza operativa delle Fiamme Gialle (normativa tributaria, obblighi fiscali di carattere strumentale, frodi comunitarie, accise, stupefacenti, contraffazione di prodotti o monete e banconote), migliorando così i rapporti fra contribuente e fisco.
le strategie operative della guardia di finanza per il 2013
Nel corso del 2013, la Guardia di Finanza concentrerà le proprie risorse operative verso la tutela dell’economia legale ed il corretto funzionamento delle regole di mercato, garantendo al tempo stesso, allo Stato, all’Unione europea, alle Regioni ed agli Enti Locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.
Il piano d’azione sarà caratterizzato dalla natura prioritariamente investigativa che contraddistingue il Corpo e si svilupperà in piena sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario.
Il piano si baserà su tre pilastri fondamentali:
Il consolidamento e l’avanzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale:
L’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza per il 2013 è quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva.
La costante ricerca del miglioramento dell’azione operativa ha portato all’introduzione di specifici strumenti di valutazione della qualità degli interventi che consentiranno il monitoraggio dell’efficacia delle attività ispettive.
Questo percorso passa anche attraverso un’analisi approfondita ed una scomposizione del fenomeno “evasione”, in modo da poter calibrare la pianificazione degli interventi ispettivi sulla fenomenologia illecita da contrastare.
L’esperienza operativa ha sinora fatto emergere che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai cosiddetti “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi IVA, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari): è proprio al contrasto di queste condotte criminali che saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di intensificare, al tal fine, l’attività d’intelligence e raccolta informazioni, in modo da migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo. In questo contesto, assume rilievo strategico la valorizzazione – in un’ottica di trasversalità – di ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito nel corso di indagini in altri comparti della missione istituzionale (come, ad esempio, le investigazioni di polizia giudiziaria, gli approfondimenti antiriciclaggio, le segnalazioni provenienti da altri soggetti pubblici).
Accanto all’azione di contrasto alle frodi o ai comportamenti illeciti più complessi, la Guardia di Finanza affinerà ulteriormente le strategie operative per arginare anche i fenomeni evasivi di massa (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali nel settore tributario), pianificando interventi ispettivi snelli, efficaci e funzionali. Scopo del controllo economico del territorio non è soltanto quello di tutelare la pretesa erariale, ma anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale (abusivismo commerciale, utilizzo di lavoro irregolare, false organizzazioni non – profit che nascondo attività imprenditoriali).
L’intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica:
Il piano d’azione sarà mirato a tutelare il corretto impiego delle risorse nazionali, comunitarie e degli enti locali destinate ad essere utilizzate nel quadro delle politiche di sviluppo sociale e imprenditoriale che stanno sostenendo il superamento della crisi economica e finanziaria.
Inoltre, verrà sviluppata una specifica campagna di controllo dell’effettivo diritto di taluni cittadini a beneficiare delle prestazioni sociali agevolate.
Il rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti
Poiché la Guardia di Finanza è l’unico Organo di polizia economico-finanziaria a competenza generale di cui lo Stato dispone, sarà necessario mantenere alto il livello di attenzione per prevenire e contrastare le speculazioni finanziarie, le truffe in danno dei risparmiatori e l’ingresso dei capitali illeciti nel tessuto produttivo.
L’attività operativa si concentrerà sulla ricerca dei flussi finanziari e dei patrimoni di illecita provenienza per risalire agli effettivi possessori e, quindi, ai responsabili dei reati che ne costituiscono l’origine, sullo sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette, al fine di intercettare preventivamente i capitali che le organizzazioni criminali tentano di re immettere nel circuito produttivo e sull’aggressione ai patrimoni illeciti con l’obiettivo di incrementare ulteriormente i sequestri di beni accumulati dalla criminalità organizzata.
Di pari importanza sarà l’attività di prevenzione e contrasto ad ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, al fenomeno dell’usura e a tutti gli altri illeciti societari e finanziari che possono alterare i corretti equilibri di mercato e le regole della concorrenza.
Il livello di guardia dovrà essere mantenuto alto anche nella lotta alla contraffazione ed alla pirateria audiovisiva e informatica e a tutti i fenomeni che vi sono connessi, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio e il reimpiego dei proventi illeciti, con l’obiettivo finale di risalire tutta la filiera del falso per arrivare a individuare i flussi finanziari che la alimentano ed aggredire i patrimoni illeciti accumulati dagli organizzatori; a tal fine, sarà incrementato l’impiego degli strumenti investigativi e delle misure patrimoniali antimafia recentemente estesi anche ai reati di contraffazione.