Suicidio nel centro di accoglienza, De Lucia: la morte degli invisibili
Riceviamo e pubblichiamo.
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La Cooperativa Agorà Kroton si associa al dolore dei familiari del giovane Tsegai, il ragazzo Eritreo trovato suicida a S.Anna.
L’ennesimo dramma della disperazione. L’ennesimo giovane che perde la vita perché lasciato solo dalla società, dalle istituzioni e da tutti noi.
Gli esempi sono tanti, i tre morti a Cosenza arsi vivi perché tentavano solo di riscaldarsi. Un rumeno morto per lo stesso motivo a Rocca di Neto. Un richiedente asilo che tenta il suicidio all’interno del CARA perché stanco di aspettare un documento che sembra non arrivare mai. Tanti giovani migranti che scelgono l’alcol come compagno di vita, ed oggi Tsegai.
Tutto ciò non deve lasciarci indifferenti solo perché ci sembra che questi giovani non ci appartengono. Sono loro il nostro futuro, la nostra società e l’anima del nostro paese. Hanno lasciato le loro famiglie carichi di speranze e superando tante difficoltà, per poi trovare in Italia l’inferno.
Non lasciamoli soli, ma proteggiamoli e aiutiamoli a ritrovare una dignità perduta tra la solitudine.
Pino De Lucia, Presidente della Cooperativa Agorà Kroton