Cariati, convegno sulla donazione del sangue
“Donatori di vita e testimoni di valori” è stato il tema del convegno che l’AVIS Comunale di Cariati ha tenuto, il 9 marzo, nell’Aula Magna dell’I.T.I.S. “G. Mazzone” di Cariati.
Ha iniziato i lavori, Damiano Montesanto, Presidente dell’Avis di Cariati, il quale ha illustrato il tema oggetto del Convegno “Donatori di vita perché, ha detto Montesanto, il sangue è la linfa che dà la vita, testimoni di valori, perché la vita, che si dona attraverso il sangue, sia sempre lì a testimoniarne il valore e la grandezza”.
Nel suo breve saluto, il dirigente scolastico dell’Itis, Gerardo Aiello, ha affermato “L’uomo vive una individualità terrificante che limita i rapporti sociali, per cui soffre la solitudine”.
“Il tema odierno del convegno, ha concluso Aiello, è un antidoto all’individualismo”. Gianbattista Romio, presidente dell’Avis di Corigliano, nel suo intervento ha ribadito che ”i protagonisti di questa assemblea sono i donatori”.
Il dottor Albamonte, consigliere Avis di Cosenza, ha portato i saluti del Presidente Provinciale, Angelo Coscarella, impedito a partecipare all’appuntamento odierno. L’intervento di Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, ha messo in risalto, in primis, il tema della testimonianza. “Questo tema - ha detto l’Arcivescovo - anzitutto indirizza subito la nostra attenzione all’ambito della vita personale, delle scelte di ciascuno, di quella espressione di un certo stile di vita che, di per se stesso, diventa fortemente eloquente”. Mons. Marciano ha, poi concluso il suo dotto e pacato intervento affermando che “Essere donatori di sangue e di vita significa, inoltre, essere testimoni di questa verità e di questo valore fondamentale” E’ seguita la relazione di Maria Teresa Bua, dirigente medico del Centro trasfusionale di Rossano, la quale ha saputo indicare, in modo semplice e preciso, gli aspetti tecnici e medici della donazione del sangue.
Ha terminato i lavori il Franco Rizzuti di Crotone, vicepresidente regionale AVvis, il quale ha tenuto a evidenziare gli aspetti della donazione, affermando “La nostra donazione ricorda molto, in piccolo naturalmente, quella di Nostro Signore Gesù Cristo, non a caso spesso individuato come primo Donatore di Sangue, in quanto seppe offrire, con la sua vita, tutto se stesso”. All’importante incontro erano, pure, presenti diverse associazioni, tra le quali gli “Amici del Cuore” di Cariati, rappresentati dalla prof. Diamantina Ricciardelli, “I Cicloamatori” di Cariati, rappresentati da Domenico Torchia, la” Confraternita di Misericordia” di Scala Coeli, guidata dal parroco don Rocco Grillo, dai parroci di “Cristo Re”, Don Mosè Cariati e della “Madonna delle Grazie”, don Angelo Bernardis, dal Comandante la Polizia Municipale di Cariati, Pietro De Luca e da tantissimi donatori, tra cui gli alunni del Liceo Scientifico e dell’I.P.S.I.A. di Cariati. Ignazio Russo.