Rifiuti: sindaci dal commissario, “rispettare priorità”

Calabria Attualità

Il rispetto della priorità dei comuni della provincia di Catanzaro rispetto a quelli delle aree di Cosenza e Reggio Calabria, ma anche interventi definitivi per queste ultime due province che ancora non hanno indicato siti alternativi e continuano a scaricare i propri rifiuti nelle strutture di Catanzaro e provincia. È questa la base della discussione intavolata oggi dai sindaci del catanzarese con il commissario per il superamento dell'emergenza rifiuti in Calabria, Vincenzo Speranza. Sono stati i primi cittadini ad autoconvocarsi negli uffici di Catanzaro Lido, contestando la mancata attuazione di una precedente ordinanza commissariale riferita proprio alle precedenze e le continue proroghe dello stato emergenziale che non stanno risolvendo i problemi.

È stato un incontro teso, con una quarantina di sindaci che hanno chiesto risposte definitive a Speranza. Tra loro il primo cittadino di Catanzaro, Sergio Abramo, l'assessore Enzo Cittadino del Comune di Lamezia Terme, e tanti altri colleghi preoccupati soprattutto dell'arrivo della primavera e dell'estate. Al termine della riunione, Speranza ha sostenuto che farà rispettare l'ordinanza in questione, garantendo la priorità ai centri della provincia di Catanzaro, evitando che il meccanismo possa incepparsi a Pianopoli e San Pietro Lametino, dove arrivano gli scarti dei rifiuti prodotti nelle varie discariche. Sarebbe proprio nella struttura privata in provincia di Catanzaro che il meccanismo rischia di incepparsi.

Perché qui arrivano rifiuti e scarti dai territori del catanzarese, del cosentino e del reggino, con tempi più lunghi che bloccato il lavoro delle altre strutture. Una priorità per il catanzarese eviterebbe conseguenze, anche in ragione del fatto che questa zona, a detta dei sindaci, si starebbe continuando ad accollare i ritardi e l'assenza delle strutture nelle altre province. Speranza ha anche aggiunto che proseguirà l'invio degli scarti in Puglia, per alleggerire gli impianti calabresi. (AGI)