Al Teatro della Maruca “Cisterna”, finalista premio scenario per Ustica 2009

Crotone Tempo Libero

Giovedì 21 marzo appuntamento prestigioso, con lo spettacolo di impegno civile “Cisterna” di e con Massimo Zaccaria, presso Teatro della Maruca in Via Vittorio Veneto 124/. Spettacolo finalista premio scenario per Ustica 2009. La storia. Un uomo in una piazza del sud del mondo grida al cielo il suo dolore. Abbandonato dalla moglie e dal figlio si ritrova da anni ad aspettare un santo che non si fermerà mai. Aspetta quel santo con fede cieca per ottenere un miracolo di cui non ha bisogno. Un uomo senza un braccio, questo è per tutti gli altri, per la gente, per se stesso. La piazza lo stringe, lo circonda. Gli occhi degli altri gli pesano addosso come piombo. E, tra il ricordo di un sogno, di un figlio che non incontra da anni, vive questa vita fatta di niente.

Pinuccio anni addietro lavorava in una rimessa lavaggio. Un compagno cade dentro la cisterna al cui interno ci sono vapori di zolfo, non ha scampo, così come non hanno scampo gli altri tre suoi compagni intervenuti per aiutarlo. Un Giufà pugliese contro voglia, suo malgrado. Chi è Pinuccio, cosa vuole? Vuole che il nastro del tempo si riavvolga, vuole cancellare dalla sua testa il ricordo, il senso di colpa per la morte dei suoi amici. Vorrebbe entrare nella cisterna e salvarli tutti. Invece le cose che sono avvenute rimangono lì, come un'immagine riflessa dentro l'acqua. Il fatto. "la Repubblica" martedì 4 marzo 2008.

"Lunedì 3 marzo 2008, Molfetta. Lo zolfo a contatto con l'acqua diventa acido solforico. Nessuno lo sapeva. Doveva essere un'operazione di routine, la pulitura di una cisterna vuota utilizzata per trasportare zolfo. Il grande bidone verde delle Fs cargo chemical poggiato sulla scocca di un camion e posteggiato sotto la tettoia con le testine rotanti e i getti d'acqua a 120 gradi. È stata strage, alle tre del pomeriggio. La strage del Truck center di Molfetta.

I vapori velenosi usciti dalla cisterna hanno stordito e risucchiato sul fondo Guglielmo Mangano, 43 anni. Il collega Luigi Farinosa, 36 anni. Un giovane camionista, Biagio Sciancalepore, 22 anni, si è attivato un minuto dopo, e un minuto dopo era già morto dentro la cisterna. Stessa fine per Vincenzo Altomare di 63 anni, titolare dell'impresa e Michele Tasca di 19 anni, intossicato che muore qualche giorno dopo in ospedale. Cinque morti. Cinque nuove croci".