Filt-Cgil di Gioia Tauro, Laganà su corsi di formazione per i lavoratori del Porto
“Forse c’è chi non ricorda che i corsi di formazione per i lavoratori del Porto , finanziati dalla Regione Calabria , nacquero all’interno dell’accordo di gestione della Cassa per i lavoratori Mct come proposta sostenuta ed avanzata dai sindacati confederali. - Lo afferma in una nota Domenico Laganà, il segretario di Filt-Cgil della Piana di Gioia Tauro - Già allora c’era chi la riteneva inutile e derideva le 280 euro che andavano ad integrare la perdita salariale dei lavoratori .
E’ chiaro che il mancato accordo dell’agosto scorso ha fatto preoccupare le OO.SS. Confederali tanto da ricercare più volte un confronto con la Regione e l’Assessorato al lavoro al fine di mantenere in ogni caso la formazione. Sappiamo tutti che fino a pochi giorni fa è stato impossibile discutere sulla formazione e rifinanziarla; infatti, sempre per effetto del mancato accordo, si è dovuto attendere l’esame del piano di riorganizzazione aziendale, licenziato dal ministero solo poco tempo fa.
Non sarebbe stato possibile discutere di piani di qualificazione o riqualificazione coerenti se non in riferimento ad un piano definitivo di rilancio dell’azienda approvato dai livelli istituzionali. –Prosegue Laganà - Ciò nonostante ribadiamo che siamo stati lo stesso impegnati più volte a chiedere un tavolo presso l’Assessorato al Lavoro per avviare con forza un confronto che puntasse non solo al riavvio dei corsi appena possibile per le suddette ragioni, ma soprattutto per individuare soluzioni condivise che possano portare a ricollocazione vera interaziendale per contenere l’uso della Cassa e per rafforzare gli aiuti per la formazione continua sul posto di lavoro.
Pensiamo che non si possa più sprecare l’occasione dei corsi per il solo, seppur importante scopo, di contenere le perdite di retribuzione . E’ perciò strumentale e inutile discutere su una normale richiesta di spostare l’incontro in altra data trattandosi di una convocazione arrivata il lunedì per il martedì ed avendo le organizzazioni sindacali da tempo fissato impegni per risolvere problematiche inerenti altri lavoratori. Abbiamo già dato la disponibilità immediata a partecipare in altra data ad una riunione che abbia appunto il compito di parlare di corsi ma soprattutto di futuro.
Noi continuiamo a credere, pur considerando i tempi stretti, di poter produrre azioni utili per lo sviluppo del retro porto, nulla si intravede ad oggi e lo stallo nuoce allo scalo gioiese. – Conclude Laganà - Noi continuiamo a ricercare possibili soluzioni per i lavoratori, nuovi insediamenti industriali che possano incentivare i processi produttivi, gli altri cavalcano gli episodi che convengono e si succedono solo per opportunismo!”