Rdt, Forum ambientale e Lipu sull’emergenza rifiuti
“Finalmente dopo tanti anni riusciamo a far discutere la Provincia di Cosenza di "Strategia Rifiuti Zero". All'incontro di ieri alla Provincia erano presenti tutti i Sindaci della Provincia e anche l'Assessore regionale all'ambiente Pugliano, il quale ha accolto le nostre proposte, come anche il Presidente Oliverio. Ora ci aspettiamo di vederle in atti concreti”. E’ quanto si legge in una nota di RDT Rete Difesa del Territorio, Forum Ambientalista e Lipu.
“Altra notizia – continua la nota - il Dipartimento Ambiente della Regione ha bocciato definitivamente il progetto della mega discarica di Castrolibero per evidenti irregolarità che stiamo ripetendo da diversi anni!
Ecco la nostra proposta: legge di iniziativa popolare "rifiuti zero". Ecco i principi di tale legge: puntare sulla riduzione/riuso/riciclo e non sulla distruzione della “risorsa rifiuto” tramite discariche o inceneritori; tutti i prodotti immessi sul mercato devono, alla fine del ciclo di vita, poteressere facilmente riciclabili; gli enti che non attuano la raccolta differenziata spinta subiscono delle penalità; promuovere e incentivare una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo.
approfittiamo della fine del commissariamento per non ripetere gli sprechi di questo settore in nome dell’emergenza rifiuti.
Con il pretesto dell’emergenza rifiuti, la Regione e l’ex Commissario, hanno regalato cospicui finanziamentiad alcuni enti locali, i quali, invece di puntare a risolvere la problematica rifiuti hanno sperperato tali risorse in progetti inutili e in opere di urbanizzazione estranee allo scopo.
Un esempio per tutti: Catrolibero. Non siamo contro l’Amministrazione di Castrolibero, ma pensiamo che di “Castrolibero” in giro per la Calabria ce ne siano numerose. Il Comune di Castrolibero, guidato dal sindaco Orlandino Greco (nonchè presidende del Consiglio Provinciale) ha avviato la costruzione di una mega discarica (camuffata con il nome di Cittadella energetica) in cambio dibenefit e rilevanti finanziamenti regionali e provinciali (Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Loiero-Greco-Oliverio).Ebbene, il suo progetto non ecosostenibile ora è in difficoltà, causa gravi irregolarità, e il Sindaco addossa la colpaalla burocrazia regionale, dimenticando di dire delle tante varianti, modulazioni e modifiche effettuate dalla sua amministrazione al progetto iniziale.
Chiediamo che non si ripetano più sprechi di risorse pubbliche di tale genere e che si abbandoni la logica dello smaltimento in discarica.
La costruzione di una strada di circa 3 km in una zona idrogeologicamente instabile, che attraversa una vecchia discarica! Si potevano ridurre costi e rischi semplicemente modificando la strada preesistente.
Una strada tanto lunga che dimenticano di progettare lo svincolo per la discarica! Infatti la strada non si ferma alla discarica, ma prosegue fino a collegare 2 quartieri e termina in un cortile condominiale!
Con il ribasso della gara d’appalto si sta per costruire un'altra strada, dicono di supporto alla discarica, ma in realtà non c'entra nulla! La verità è che si sta urbanizzando c.da Ortomatera a discapito di una soluzione sostenibile alla problematica rifiuti.
Varianti, rimodulazioni e modifiche varie al progetto della strada e della discarica, non entriamo nel merito perche' non sapremmo se ridere a crepapelle oppure piangere per i soldi pubblici buttati al vento!
Sfatiamo alcuni miti – si legge ancora nella nota - ci vogliono enormi risorse economiche per la raccolta differenziata spinta; la raccolta “porta a porta” si può fare solo nei piccoli comuni; gli inceneritori eliminano i rifiuti.
Cos'è Rifiuti Zero
Rifiuti Zero è una strategia che si propone di riprogettare la vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero, contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente un processo di incenerimento o discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura. Tra i suoi maggior teorizzatori vi è il prof. Paul Connett, docente della St. Lawrence University (Canton).
Le finalità generali del presente disegno di legge di iniziativa popolare si fondano sulle seguenti linee direttrici: far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta; rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986; rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti; assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti; riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000; recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE; recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali.
Per perseguire le suddette finalità, il presente progetto di legge contiene una serie di misure finalizzate a: promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo. Spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo; contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali; ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l'incenerimento, sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale; dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti