Crotone: consiglio territoriale dell’immigrazione in Prefettura
Il 26 marzo, si è riunito, presieduto dal Prefetto Tirone, il Consiglio territoriale dell’immigrazione per una approfondita disamina di problematiche in materia d’iscrizione anagrafica degli immigrati, per la verifica di iniziative per strutture di ricovero ed assistenza ed infine per l’illustrazione degli interventi programmati, in maniera coordinata, dal Ministero dell’Interno e dall’Anas per il miglioramento della sicurezza stradale in prossimità dei centri governativi. Oggetto di aperto confronto, per i riverberi sul territorio e per le misure di gestione che richiede, è stato il fenomeno degli immigrati cosiddetti di “ritorno”, ovverosia i titolari di forme di protezione che ritornano a Crotone per il rinnovo del permesso di soggiorno. Si tratta di un fenomeno numericamente molto consistente e connesso alla presenza nella provincia del centro per richiedenti asilo più grande nel territorio nazionale. Il quadro normativo attuale, che pone, tra i requisiti normativi ai fini del rinnovo del permesso l’iscrizione all’Anagrafe comunale, introduce tuttavia dei meccanismi di semplificazione a favore di particolari categorie, mediante l’istituzione del registro nazionale delle persone che non hanno fissa dimora.
Il registro consente un continuo monitoraggio di precise tipologie di residenti e, d’altro lato, agevola la programmazione di politiche sociali d’inclusione dei competenti servizi degli enti locali. In definitiva, la valorizzazione di questo strumento accresce l’efficacia di ogni pubblica e privata iniziativa, potendo contare su un bacino di destinatari di cui è seguita l’evoluzione. In quest’ottica, tanto il Comune di Crotone quanto la Provincia, hanno illustrato le misure intraprese per la progressiva realizzazione di alloggi cosiddetti a “bassa soglia”, di contrasto al degrado, privilegiando cioè la dimensione del ricovero diffuso sul territorio e capace di soddisfare i bisogni primari della persona per il tempo necessario ad ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. Le iniziative si completano con la messa a punto di interventi in aree pubbliche, quali bagni e docce di libero accesso. Si è convenuto di affrontare, così, il fenomeno del flusso di rientro degli immigrati mediante iniziative che ambiscono ad una assistenza decorosa, sia pure temporanea da attuare a cura degli enti locali in sinergia con le numerose associazioni di volontariato presenti nel territorio e particolarmente impegnate in questo settore di attività. Nella prospettiva di uno impegno sinergico, il Prefetto ha indicato la possibilità di destinare a queste finalità alcuni beni di provenienza mafiosa, che per dimensione contenuta si prestano meglio alla gestione di alloggi temporanei. Per assicurare una proporzionale distribuzione degli ospiti, si è avviata inoltre una ricognizione di immobili sfitti di proprietà pubblica insistenti sul territorio della provincia allo scopo di poter sfruttare l’idoneità alloggiativa anche attraverso il ricorso a strumenti negoziali a favore di Enti o Associazioni che ne garantiscano la gestione.
Da ultimo, il Prefetto ha illustrato lavori di imminente inizio in prossimità dei Centri governativi di Isola Capo Rizzuto, prospicienti la strada statale 106 “ionica”, su cui si sono registrati, nel tempo, numerosi incidenti stradali, anche mortali, che hanno coinvolto gli ospiti dei centri. La realizzazione di un ampio passaggio pedonale, della illuminazione sul tratto interessato, di una rotonda, cui potrà aggiungersi la installazione di un sovrappasso pedonale costituiscono il risultato di una proficua azione coordinata tra Ministero dell’Interno ed Anas, che definisce la portata degli sforzi per più elevati standard di sicurezza su quel tratto della SS 106.