Confartigianato, Lucà: E le zone franche urbane… che fine hanno fatto?
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Salvatore Lucà presidente di Confartigianato Crotone
“La politica continua imperterrita a non tenere conto della situazione devastante in cui versano le nostre Imprese e le Famiglie, specialmente della nostra Regione. Dopo la lettera aperta inviata nei giorni scorsi a tutti i Parlamentari nazionali e regionali calabresi, caduta evidentemente nel vuoto, vogliamo rammentare a chi di dovere un’altra problematica che viene ignorata da tutti come se vivessimo in un lembo di terra dove il benessere è evidente e conclamato. Una situazione veramente assurda che ci turba enormemente e che sta creando grande preoccupazione e depressione tra tutti i nostri piccoli operatori economici, che da sempre hanno rappresentato il vero volano di sviluppo e uno strumento concreto alla creazione di nuova occupazione. Ci eravamo felicitati a fine 2012 su una misura contenuta nel Decreto Sviluppo del Governo Monti. Oltre alla Digitalizzazione e al sostegno alle start up, il Decreto prevedeva anche le “zone franche urbane” e per le piccole imprese a rischio della nostra Città avrebbe significato l’esenzione dal pagamento delle imposte sui redditi, Irap, imposte sugli immobili e contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Si parlava di “sgravi fino a 200 mila euro”, ma purtroppo dobbiamo registrare, con molta amarezza, che è rimasto tutto lettera morta. Ci attendiamo una presa di coscienza da parte di tutti perché essere lasciati soli in un momento di particolari difficoltà sta significando la morte quotidiana di decine di aziende, il fallimento di tantissime altre e una disoccupazione che non ha precedenti nella nostra storia. Ma quando si vorrà concretamente discutere e prendere provvedimenti tempestivi? Ci auguriamo che almeno il nuovo Governo dia la giusta attenzione ai nostri territori. In caso contrario sarà la fine per un tessuto economico arrivato veramente allo stremo.”