Prefettura di Crotone: convegno sul contrasto dei fenomeni di illegalità

Crotone Attualità
La prefettura di Crotone

“La prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nelle pubbliche amministrazioni” è il tema della giornata di approfondimento organizzata dalla Prefettura in collaborazione con la Procura della Repubblica di Crotone, svoltasi oggi presso la sala Pitagora della locale Camera di Commercio I.A.A..

Il convegno, promosso nell’ambito delle iniziative della Conferenza provinciale permanente, ha inteso approfondire le novità introdotte dal legislatore con la legge 6 novembre 2012, n. 190, tanto sul versante penale della repressione dei delitti contro la pubblica amministrazione, tanto sulla prevenzione dei fenomeni di illegalità e di corruzione, attraverso la previsione di significativi interventi che investono la stessa organizzazione degli apparati pubblici.

In relazione a tale ultimo profilo, com’è noto, per quel che attiene in particolare agli Enti locali, la normativa in questione, tra l’altro, prevede un supporto tecnico - informativo del Prefetto, anche al fine di assicurare che i piani anticorruzione, di cui ciascun ente deve dotarsi, siano formulati ed adottati nel rispetto della linee guida del piano nazionale, in corso di predisposizione. Hanno aperto i lavori i saluti del Prefetto Maria Tirone e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Raffaele Mazzotta.

E’ seguito l’intervento del Viceprefetto, Fabrizio Gallo, Presidente della Commissione territoriale per la protezione internazionale di Crotone, che ha incentrato l’attenzione sui profili di governance e sui valori espressi dalla legge 190, nonché sugli adempimenti posti a carico delle amministrazioni pubbliche.

E' seguito l’intervento del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Enrico Colagreco, che ha illustrato le innovazioni recate dalla novella normativa, con riferimento ai profili penali. Il convegno ha visto la folta partecipazione di rappresentanti delle forze dell’Ordine, sindaci e segretari comunali, dirigenti degli uffici statali e rappresentanti delle associazioni di categoria.