Catanzaro, Rotary: successo per la manifestazione “Guarda che mare”
E’ stato un appuntamento partecipato e coinvolgente quello che di venerdì 17 scorso a Catanzaro presso l’hotel Guglielmo. L’occasione è stata il convegno “Guarda che mare” organizzato dal presidente del Rotary Club Catanzaro Tre Colli Manlio Paonessa; relatore il biologo marino Silvio Greco che ha parlato delle bellezze del mar Jonio da ammirare, amare e proteggere.
Tra i presenti il Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, il Comandante della Guardia Costiera di Soverato Biagio Mauro Sciarra, i Past Governor del Rotary Distretto 2100 Francesco Socievole e Natale Naso, il formatore Distrettuale Giovanni Petracca, i rappresentanti del Club service cittadini Giulia e Carmen Audino, il Presidente del Rotary Club Catanzaro 1951 Roberto Mellea, del Rotary Club Soverato Agostino Gnasso ed i rappresentanti del Rotary Club di Lamezia Terme.
In occasione della giornata mondiale della pace Benedetto XVI ha affermato: “ se vuoi coltivare la pace custodisci il creato”. Ispirandosi a questa frase il Club ha pensato di organizzare degli incontri per conoscere meglio la natura che ci circonda perché solo conoscendola possiamo amarla e quindi difenderla.
Durante l’anno sociale che sta per terminare, Il Club rotariano ha organizzato incontri ed escursioni sul fiume Lao, sulla volta celeste, sulla Sila catanzarese, sul rischio sismico e la conformazione geologica della Calabria. Ora, in ultimo, proprio perché il più amato, sul mar quale bene comune da proteggere, quale “risorsa da gestire “ e non da “sfruttare“.
Siamo stati sempre affascinati dal mare, dai suoi abissi, come lo scrittore Jules Verne che nel 1860 scrisse “Venti leghe sotto i mari”. Ma che cosa sappiamo del mare ? Della sua biodiversità ? Quale ricchezze economica può darci il mare?
E’ stato chiesto al dott. Greco di dare una serie di input per stimolare il confronto, costruttivo, sulle possibili soluzioni adottabili a livello di comportamenti individuali e collettivi, per dare, con questo incontro un contributo, se pur piccolo, alla costruzione di un futuro migliore per questa nostra risorsa straordinaria.
Il mare occupa il 60% del pianeta ed il 90% della biosfera e l’uomo è stato sempre affascinato dai suoi abissi e da ciò che nasconde. E’ un mondo che offre all’uomo grandi ricchezze ma che esso non sa sfruttare a pieno. In molti casi è solo un posto dove gettare scorie e nascondere rifiuti pericolosi distruggendo un ecosistema che, soprattutto in Calabria, è unico. Solo in Calabria infatti al largo di Scilla è presente negli abissi il corallo nero o la presenza di molte specie di pesci. Tutto ciò però non ferma la mano dell’uomo che continua ad utilizzarlo come discarica, vedi le diverse petroliere che hanno negli ultimi anni rilasciato i propri liquidi.
Lo studioso ha concluso sottolineando che pur avendo una ricchezza tale a portata di mano, mancano le ricerche e soprattutto i finanziamenti sullo studio del suo ecosistema in Italia e soprattutto in Calabria.
E’ stato un incontro per dare un contributo alla costruzione di un futuro migliore per questa bellezza straordinaria.