Legalità: borse di studio “Giovanni Ghinazzi” sabato a Trebisacce
“La legalità per me significa coscienza critica, che sproni i cittadini a elaborare soluzioni durature che possano avere ripercussioni positive sull’intera comunità, piuttosto che verso il raggiungimento del proprio benessere personale. L’illegalità ci impedisce di essere veramente liberi, nelle azioni come nel pensiero”. Scrive queste parole Carmen del Liceo Scientifico di Cariati nel suo tema dedicato ai valori della legalità e della giustizia con il quale ha vinto una delle borse di studio “Giovanni Ghinazzi” messe a disposizione dalla provincia massonica della Magna Grecia. Insieme a lei, altri ragazzi delle quarte e quinte classi superiori delle scuole secondarie di secondo grado hanno ottenuto lo stesso riconoscimento, promosso ogni anno dalla Gran Loggia d’Italia a favore degli studenti degli Istituti scolastici della fascia Ionica – Cosentina.
La cerimonia di premiazione si svolgerà Sabato 25 maggio alle ore 16.30 a Trebisacce di Cosenza nell’ambito di un Convegno “Vivere nella legalità e nel rispetto dei valori della giustizia e della democrazia per essere uomini liberi nelle azioni e liberi nel pensiero”, lo stesso tema sul quali gli studenti calabresi sono stati chiamati ad esprimere le proprie idee, le loro esperienze e le loro speranze. Come quella che racconta nel suo elaborato Francesco, studente del Liceo Scientifico di Corigliano Calabro: “Ispirarsi ogni giorno ai valori della giustizia e della democrazia è un atto di coraggio, è un atto dovuto nei confronti di se stessi e delle idee in cui si crede. È un atto di coerenza che contribuisce a cambiare in meglio il mondo”.
La Gran Loggia d’Italia degli Alam sostiene con convinzione le iniziative rivolte alle giovani generazioni, certa che il percorso di formazione dell’individuo passi anche attraverso riflessioni di impegno civile alle quali gli studenti non si sottraggono. I temi proposti quest’anno sono particolarmente densi di significati e vogliono dare un contributo all’educazione dei giovani ai sentimenti della legalità intesa come rispetto delle regole e lotta a ogni forma di prevaricazione. Senza l’acquisizione di comportamenti sociali tolleranti non può concretizzarsi la libertà dell’uomo, e dunque nemmeno può esservi democrazia.
Al convegno di Trebisacce, che si aprirà con i saluti del Sindaco Francesco Mundo, interverranno: Salvatore Magarò, Presidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta; Giuseppe D’Urso, Gran Ispettore regionale della Delegazione regionale Calabra della Gran Loggia d’Italia; Vincenzo Romano, Delegato magistrale per la regione Calabra della Gran Loggia d’Italia. Chiude i lavori Luigi Pruneti, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Alam. Modera il dibattito la giornalista Annalia Incoronato.