Rinnovo consiglio Cciaa di Crotone, Confartigianato: tutto tace

Crotone Attualità

Rinnovo Consiglio CCIAA di Kr. “Tutto Tace”. Questa la motivata preoccupazione del Consiglio Direttivo di Confartigianato Crotone che vuole intendere, con molta magnanimità, questo silenzio come una attenta riflessione, preannunciatrice della decisione che dovrebbe portare chiarezza in una vicenda che presenta non pochi lati oscuri.

“Si vuole ricordare – si legge in una nota del Consiglio Direttivo di Confartigianato Crotone - che detta manifestazione d'interesse è da intendersi come mero procedimento preselettivo, finalizzato alla raccolta di dati certi, all’insegna dell’onestà intellettuale, morale e professionale, prerequisiti fondamentale e indispensabili per chi vuole fare associazionismo, soprattutto in un territorio dove “crisi, disoccupazione e disperazione” hanno raggiunto livelli critici e la trasparenza e la chiarezza non è pane quotidiano di tantissimi.

È chiaro, che un Ente come la Cciaa, massima espressione del mondo dell’impresa, nel primo incontro operativo con le associazioni, finalizzato alla chiara illustrazione delle regole da rispettare nelle procedure di rinnovo, abbia imposto come prima regola e così come per legge, l’inserimento dei soli associati perfettamente in regola col pagamento di una quota associativa nell’ultimo biennio e, caso strano, l’Ente stesso non ha rispettato la logica del controllo dovuto. È risaputo che tantissimi dati ufficiali di pubblico dominio, risultano essere in netta contraddizione con quanto dichiarato da molte associazioni.

È tutto palesemente ambiguo, una ambiguità che sicuramente non giova al sistema associativo, in particolare, al modo di essere e fare associazione così come noi l’intendiamo, tanto da far palesare all’interno del direttivo la possibilità di rinuncia a far parte del futuro Consiglio Camerale, ma senza rinunciare per un senso di dignità e di rispetto, comunque alla chiarezza e alle risposte dovute, anche se per ottenerle si renderà necessario ricorrere ad altre e più opportune sedi.

Un ultimo dato, tanto per segnalare lo stato dell’arte, è quello che dallo scorso 24 aprile Confartigianato e Casartigiani hanno presentato richiesta ufficiale di accesso agli atti così come per legge e , ad oggi, non si è riusciti ad avere i documenti richiesti”.