Cgil: fermiamo il parco eolico di Simeri Crichi

Catanzaro Attualità

La CGIL sostiene l’accorato appello del presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, sulla questione del parco eolico di Simeri Crichi.

Abbiamo assistito in questi anni, sulla nostra terra, a fenomeni di vero e proprio sciacallaggio e speculazione ai danni del territorio, che nulla hanno a che fare con il risparmio energetico o la produzione dei energia “pulita”. - È quanto scritto in una nota stampa da Giuseppe Valentino Segretario Generale CGIL Catanzaro e Michele Gravano Segretario Generale CGIL Calabria - Il tema eolico è stato spesso lo specchietto delle allodole per nascondere interessi economici, talvolta criminali, e facendo leva sulle finanze che sarebbero arrivate al territorio si è costruito il consenso delle comunità locali.

Non si può accettare una simile logica che antepone il denaro ai nostri beni comuni. La terra è il bene più grande che abbiamo a disposizione poiché anche attraverso l’agricoltura produce ricchezza e benessere. Pensiamo che la terra vada difesa e, soprattutto, vada fermata la continua erosione e devastazione del territorio. La CGIL crede che le energie alternative possono essere utilizzate in armonia con il territorio, anziché in alternativa, attraverso l’installazione di impianti a basso impatto ambientale e soprattutto in zone non fertili per l’agricoltura.

Manca una regolamentazione regionale che impedisca le speculazioni in tal senso; In una Regione nella quale l’affare eolico ha acceso vere e proprie faide da parte delle famiglie ndranghetiste per accaparrarsi il controllo del territorio e dei lavori, dove l’agricoltura è uno dei pochi settori che dentro la crisi è riuscito a produrre ricchezza, normare il settore per difendere il territorio ed il lavoro diventa una questione prioritaria.

La CGIL incontrerà nei prossimi giorni il presidente di Coldiretti per verificare quali strategie comuni si possono attivare, nel frattempo, facciamo appello ai sindaci di Catanzaro e Simeri Crichi affinché si blocchi la realizzazione del parco eolico previsto.”