Commissione d’accesso a Stilo: sindaco, sono indignato
Il sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello, in una nota denuncia e si definisce indignato per la campagna di odio e veleni "sfociata- si legge nel comunicato- nella istituzione da parte della Prefettura di Reggio Calabria di una commissione di accesso per l'accertamento di eventuali infiltrazioni mafiose nella gestione della cosa pubblica. "L'amministrazione comunale da me presieduta ha operato sempre nel pieno rispetto della legalità e dei principi dell'imparzialità e trasparenza; ha contrastato apertamente le organizzazioni delinquenziali, approvando il codice etico che prevede la costituzione di parte civile del Comune di Stilo nei processi a carico di imputati di mafia ed abbattendo i noti ecomostri di contrada Burrao, confiscati da trent'anni e da nessun'altra precedente amministrazione demoliti.
Nessun nuovo appalto pubblico è stato assegnato, mentre il Comune, proprio per garantire legalità e trasparenza nel settore degli appalti pubblici, ha aderito alla convenzione tra la Provincia di Reggio Calabria, la Prefettura di Reggio Calabria ed il Ministero dell'Interno, in tal modo delegando alla struttura detta S.U.A.P. (stazione unica appaltante provinciale), l'attività di gestione della fase di gara fino alla verifica del possesso dei requisiti generali degli offerenti per prevenire e contrastare infiltrazioni criminose. La verità è che qualcuno non ha ancora digerito la schiacciante vittoria della lista elettorale da me guidata nel 2011 ed ha pervicacemente cercato di affondare a colpi di denunce anonime ed ingiustificato allarme, il buon governo di Stilo.
La mia indignazione- conclude Miriello- nasce non già dal biasimevole comportamento di questi soggetti che non hanno neppure il coraggio di manifestarsi ma dal credito loro offerto dalle autorità cui si sono rivolti, che, evidentemente, a fronte delle opere oggettivamente compiute e del corretto adempimento dei doveri d'ufficio, anziché esprimere solidarietà, scelgono di seguire l'ombra del sospetto. Per le ragioni esposte, sto concretamente valutando l'ipotesi di rassegnare le mie dimissioni, anche al fine di consentire ai commissari incaricati dalla Prefettura di svolgere con la massima serenità il loro compito di verifica, forte della correttezza del mio operato come di quello di tutti i consiglieri comunali, e protetto dalla tranquillità del mio animo". (AGI)