Locri: smaltiva illecitamente rifiuti speciali, una denuncia del Cfs
Nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione di illeciti in danno all’ambiente, sono stati predisposti da parte del Corpo Forestale dello Stato, in tutta la provincia di Reggio Calabria, dei servizi mirati al contrasto della gestione illegale di rifiuti speciali. Durante lo svolgimento di un controllo finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in danno all’ambiente, disposto dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Reggio Calabria è stato effettuato un accertamento presso una ditta sita a Locri, che esercitava un’attività di auto demolizione e raccolta di rifiuti ferrosi.
Da accertamenti effettuati dal personale operante del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF), coadiuvato da unità afferenti al Comando Stazione di Locri, si constatava che tutta l’attività dell’impresa avveniva in spregio alla normativa di settore che impone la necessaria autorizzazione per quanto riguarda la gestione di rifiuti speciali ed il rispetto delle prescrizioni tecniche riguardanti la messa in sicurezza e lo smantellamento dei veicoli fuori uso. Infatti, dall’esame della documentazione esibita, è emerso che l’impresa ha trattato veicoli fuori in uso in numero notevolmente superiore a quanto previsto dai provvedimenti autorizzativi, inoltre, si è riscontrato che non sono state rispettate le prescrizioni imposte nel provvedimento autorizzativo. In particolare, le parti meccaniche (motore, cambio, ecc…) smontate dalle autovetture, con conseguente rilascio di sostanze oleose, venivano depositate sul piazzale e non stoccate in opportuni contenitori come prescritto, il terreno oggetto dell’attività dell’impresa si estende per una superficie di 5787 mq.
Per di più si constatava che in un terreno limitrofo, di proprietà del titolare dell’azienda, sito in località Litoranea del Comune di Locri di 3638 mq., zona non molto distante dalla spiaggia, venivano depositate in modo incontrollato rifiuti speciali costituiti da interi veicoli fuori uso, paraurti, serbatoi di plastica ed altri rifiuti metallici.
Quindi, verificato quanto sopra, il personale operante ha deferito il titolare dell’impresa, identificato in C. M. anni 46, e sequestrato il sito ponendo il tutto a disposizione della competente autorità giudiziaria, la quale ha successivamente convalidato l’operato del personale intervenuto.
Con questa ennesima attività, è stata portata a termine un'altra importante operazione di contrasto alla gestione dei rifiuti speciali senza le dovute autorizzazioni. Infatti da varie attività condotte dal Corpo Forestale dello Stato è emerso che vi sono delle vere e proprie organizzazioni dove tutti i soggetti coinvolti sono complici e ciò comporta che si tenda a rappresentare un’attività che è solo apparentemente lecita.