Stop tares, Longobucco aderisce a protesta Acquaformosa
No alla Tares. Sospendere immediatamente il tributo sui rifiuti ed i servizi indivisibili, che metterebbe, definitivamente, con le spalle al muro i contribuenti già provati da tasse e simili. Non lasciarsi distrarre dall’IMU; in molti comuni non viene pagata. Il problema, serio e grave, sarebbe rappresentato, piuttosto, da questo balzello del 100% sulle tasche dei cittadini.
È quanto dichiara il Sindaco di Longobucco Luigi Stasi, annunciando l’adesione dell’Amministrazione comunale alla protesta, simbolica e giustamente plateale, del collega Primo Cittadino Giovanni Manoccio, che ha fatto provocatoriamente affiggere sulle pareti della cittadina manifesti funebri dal titolo “Aquaformosa è morta”.
Una delegazione comunale sarà presente domani, martedì 18, a Roma, dove si sposterà, la protesta dei sindaci contro questa tassa che sostituisce la vecchia Tarsu.
Dalla manutenzione strade alla pubblica illuminazione, passando dai rifiuti. È impensabile – dichiara il Stasi – che gli abitanti di piccoli centri come Longobucco, piuttosto che i titolari di esercizi commerciali di cittadine un pò più grandi possano sopportare un peso, quasi 10 volte superiore, rispetto ad una tassa che il comune dovrà rendere direttamente allo Stato. Ci rifiutiamo! Longobucco sarà al fianco di Acquaformosa e degli altri comuni per dire no alla Tares, tributo dal quale si è distolta l’attenzione rispetto all’IMU.