Evasione fiscale: sequestrati beni per 300 mila euro a imprenditore
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro ai sensi dell’art. 321, 2 c.p.p. emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di un noto imprenditore vibonese.
L’attività trae origine da un controllo fiscale concluso nel mese di maggio nei confronti di una società cooperativa, nel corso del quale è stata scoperto l’omesso versamento dell’I.V.A. dovuta in base alla dichiarazione annuale.
Nel particolare, i finanzieri hanno accertato che la Cooperativa, operante in materia ambientale, pur dichiarando per l’anno 2011 cospicui guadagni, ometteva di versare all’Erario l’I.V.A. incassata a titolo di sostituto d’imposta pari ad € 280.992,00.
Gli investigatori vibonesi hanno, pertanto, deferito il rappresentante legale della società per violazione all’art. 10 ter del D.Lgs. 74/2000 e la locale Procura della Repubblica, concordando pienamente con l’assunto investigativo proposto, richiedeva ed otteneva dal G.I.P. competente l’emissione di un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca per un valore ammontante all’importo illecitamente percepito pari all’imposta non versata.
Per tale motivo, le Fiamme Gialle vibonesi hanno eseguito accurate investigazioni al fine di individuare in seno al soggetto responsabile – rappresentante legale della cooperativa, i beni mobili ed immobili da sottoporre a sequestro, sia direttamente riconducibili allo stesso che intestati a terzi, ma risultati nella sua disponibilità e proceduto in data odierna al sequestro di una lussuosa abitazione sita nel capoluogo di Provincia e delle disponibilità finanziarie giacenti nei conti correnti.
h 17:25 | E' R.G. 53 anni, imprenditore di Vibo Valentia, l'imprenditore indagato per omesso versamento di Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale del 2011. E' indagato nelle vesti di legale rappresentante della società cooperativa "Nautilus" con sede nella frazione Porto salvo di Vibo Valentia, avente ad oggetto l'attività di ricerca in scienze naturali. Secondo il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Lucia Monaco, la presunta omissione di versamenti Iva nei termini di legge - 27 dicembre 2012 - ha determinato "oggettivamente un'evasione d'imposta di euro 280.992,00 con pari vantaggio patrimoniale e profitto direttamente conseguito alla consumazione dell'illecito e come tale confiscabile anche nella forma per equivalente". Il gip però nel decreto di sequestro preventivo "di beni nella disponibilità dell'indagato per un valore corrispondente al profitto del reato pari ad euro 280.992,00" chiarisce che non risulta sostenibile "a fronte di un illecito tributario limitato ad un solo esercizio di imposta" ritenere che "lo schermo societario sia emanazione meramente strumentale all'agire dell'autore del reato" e pertanto ne consegue che "la societa' Nautilus non puo' essere chiamata a rispondere del reato in questione in quanto nessuna fonte di legislazione primaria prevede tale titolo di responsabilità". Per tali motivi il sequestro "potrà attingere esclusivamente i beni nella disponibilità dell'indagato nei cui confronti si procede quale rappresentante legale della società medesima". (AGI)