Mare: Legambiente, ecco la “top five” degli ecomostri

Calabria Attualità

Gli scheletri di Pizzo Sella a Palermo e delle 35 ville nell'area archeologica di Capo Colonna a Crotone, dell'albergo sulla scogliera di Alimuri a Vico Equense, del villaggio di Torre Mileto a Lesina in provincia di Foggia. Sono i cinque ecomostri della "top five" del rapporto annuale "Mare monstrum" di Legambiente, la cui edizione 2012 è stata presentata in occasione della partenza della Goletta Verde e della Goletta dei laghi. Dietro i primi cinque classificati, vengono inseriti gli otto scheletri ancora in piedi sulla collina di Quarto Caldo nel Parco nazionale del Circeo. Nei giorni scorsi, ricorda comunque Legambiente, sono stati abbattuti l'ecomostro di Scala dei Turchi e i tre scheletri di Lido Rossello.

In generale, si legge nel rapporto, i reati per abusivismo edilizio sulle aree demaniali marittime risultano in flessione nel 2012 rispetto al 2011 sebbene si attestino ancora su valori elevati: 2.864 illeciti, 4.615 persone denunciate e 1.491 sequestri. Anche nel 2012, è la Sicilia a guidare la classifica delle regioni, con 476 illeciti, 725 persone denunciate e 286 sequestri, seguita dalla Campania che detiene il primato per il maggior numero di sequestri.

Oltre agli ecomostri, Legambiente ricorda il persistere delle mega lottizzazioni abusive che, si legge nel rapporto, "violentano le coste del Salento, della Sicilia, dell'Abruzzo; le migliaia di ville che continuano a sorgere a Ischia, sul litorale Domizio Flegreo, sulla costa cilentana e su quella amalfitana in Campania, i lidi di cemento che colonizzano le coste del Lazio. Senza dimenticare - conclude l'associazione ambientalista - i villaggi turistici della 'ndrangheta che si sono impadroniti del mare calabrese". (AGI)