Interrogazione di Piero Aiello sui vincitori di concorso di dirigenti scolastici

Calabria Attualità

“L’interrogazione parlamentare, con la quale il senatore Piero Aiello, ha fatto proprie le nostre istanza e per la quale lo ringraziamo di cuore, accende prepotentemente i riflettori sulla scuola calabrese e i suoi atavici problemi. Quella scuola di trincea, ascensore sociale, importante mezzo di riscatto e nel contempo baluardo forte, nella nostra Calabria, di legalità, contro l’anticultura dell’omertà e della violenza, di cui la ndrangheta e le organizzazioni criminali sono portatrici”. A scriverlo i vincitori Concorso dirigenti scolastici Calabria.

"Quella scuola spesso sulla bocca di molti, solo a parole, nei convegni, nelle manifestazioni, nei dibattiti. Una scuola, quella calabrese, che pur dibattendosi tra problemi di carenza di risorse economiche, deficienze strutturali e organizzative, rimane un importante e sano punto di riferimento per la società calabrese. Quella del concorso per il reclutamento di Dirigenti Scolastici è una questione che nella nostra Calabria, ha assunto toni grotteschi, paradossali, kafkiani. Il 15 luglio 2011, veniva indetto un concorso, per esami e titoli, per il reclutamento, nell'ambito dell'amministrazione scolastica periferica, di dirigenti scolastici dei ruoli regionali, per n. 2.386 posti complessivi. A conclusione delle fasi concorsuali (tra le più rigorose e selettive a detta anche di osservatori ed operatori del settore a livello nazionale) per il reclutamento dei nuovi dirigenti scolastici, in Calabria, venivano individuati 98 vincitori a fronte di 108 posti previsti dal bando. E qui il clamoroso colpo di scena: a quasi un anno dalla pubblicazione della graduatoria nessuno dei vincitori è stato immesso in ruolo. Una paradossale storia di diritti negati e dignità calpestata. I posti messi a bando sembrano essersi volatilizzati. Tra le motivazioni addotte dagli uffici competenti, le più disparate: dall’approvazione di rigorosi piani di dimensionamento scolastico da parte di talune amministrazioni provinciali, alla mancata assunzione dello stesso strumento da parte di altre, infine all’improvvisa impossibilità di poter considerare, come motivazione decisiva per la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro per anzianità contributiva dei DS attualmente in servizio, il diritto all'assunzione dei neovincitori del concorso (a differenza di quanto operato nel 2012). Al danno si aggiunge anche la beffa: diverse istituzione scolastiche saranno affidate in “reggenza” ad altri dirigenti, costretti pertanto a dover gestire scuole in città e addirittura province diverse, anche ad oltre 100 chilometri di distanza. Con le innegabili ricadute negative in termini organizzativi, gestionali, didattici, cui inevitabilmente tali istituti scolastici andranno incontro. Siamo lieti che il senatore Aiello, e insieme a lui i colleghi Gentile, Lo Moro, Fazzoni e Mussolini, anch’essi firmatari dell’interrogazione, abbiano ascoltato il nostro invito e dimostrato una tale sensibilità sulla questione, da essersi trovati accomunati, pur nella diversità partitica e politica, nell’interesse esclusivo della scuola e della società calabrese. Nel mentre - conclude la nota restiamo fiduciosi che, la risposta del Ministro dell’Istruzione, chiarirà in modo inequivoco questa paradossale vicenda, ci sentiamo di lanciare un appello a tutte le forse politiche e sindacali, perché sull’esempio di quanto fatto, assumano con atti, una posizione netta e chiara in merito alla vicenda”.