Martina Hauser: “Il nostro impegno è volto a modificare la struttura pubblica”
Martina Hauser, in merito alle dichiarazioni riportate da alcuni organi di stampa relative ad un suo intervento pubblico dello scorso febbraio, ha fatto presente che le sue parole si riferivano alla difficoltà incontrate nel suo lavoro di tecnico a servizio della collettività.
«Non è un mistero che la burocrazia in Italia – spiega Martina Hauser - sia spesso un ostacolo al cambiamento. Appena nominata, ho fatto fatica a credere che gli impianti solari finanziati con molte risorse pubbliche a favore degli edifici del comune e delle scuole, dopo essere stati installati, non fossero né collaudati né tantomeno “allacciati”: ovvero nessuno poteva dire se fossero funzionanti, se le forniture corrispondessero al prezzo pagato… Ed è stato molto difficile reperire i dati, ricostruire le procedure amministrative, effettuare le verifiche, impianto per impianto. Ho toccato con mano l’inefficienza delle amministrazioni che avevano gestito i finanziamenti per l’energia solare e la scarsa capacità degli uffici e della burocrazia di far fronte a impegni e obblighi previsti dalle leggi. La stessa esperienza con il canile non funzionante per consentire di riempire i canili rifugio esterni con un costo altissimo per la collettività ed un tasso intollerabile di randagismo nella città; con il censimento e la rimozione dell’amianto previsti da una legge del 1991 di cui nessuno in Comune si era mai occupato; con le discariche abusive ben evidenti ma mai messe in sicurezza e con e i siti da bonificare in città mai censiti.
Senza dimenticare l’incredibile mancanza di informazioni attendibili sulla rete idrica, che ha perdite superiori al 70% a fonte di un sistema di gestione evanescente».
«Avrei potuto “buttarla in politica” – continua l’assessore - e aprire polemiche con i responsabili, sia con gli amministratori precedenti che con i responsabili della burocrazia comunale. Con l’appoggio del Sindaco ho preferito fare, e dopo avere coinvolto le scarse risorse umane e competenze che si sono rese disponibili all’interno della struttura del Comune, ho sottoscritto un accordo con il Corpo Forestale dello Stato e con l’Università della Calabria che hanno messo a disposizione personale ed esperti grazie ai quali è stato possibile avviare l’uscita dalle emergenze ambientali. Dobbiamo proseguire nel lavoro, ma per fare questo è necessario modificare la struttura pubblica e le regole che impediscono di fare: e dobbiamo prendere esempio dagli eccezionali giovani stagisti dell’Università della Calabria di cui sono orgogliosa, così come lo è la città».