Incendio al Comune di Pizzo, rinvenuta una tanica infiammabile. Terza intimidazione in città
Sembra essere di natura dolosa l’incendio appiccato ieri sera, intorno alle 21, davanti al portone d’ingresso dell’edificio comunale di Pizzo. Un gesto che ha lasciato increduli e perplessi non solo i cittadini accorsi nell’immediatezza dei fatti davanti alla casa comunale ma anche alcuni degli amministratori che stupiti non hanno saputo spiegarsi il perché di un simile gesto. L’incendio appiccato da ignoti con l’ausilio di una tanica colma di liquido infiammabile, è divampato poco dopo le ventuno, ad accorgersene un carabiniere, della stazione di Pizzo, il maresciallo Paolo Fiorello che si trovava a passare davanti al comune subito dopo aver finito di prestare servizio in caserma. Non appena il militare si è accorto dell’incendio ha cercato di spegnerlo allontanando con un calcio la tanica che già stava divampando ma per domare le fiamme che si sono fatte ancora più alte è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Sul luogo sono intervenuti inoltre, i carabinieri del nucleo radiomobile di Vibo Valentia e la polizia per gli accertamenti del caso.
Non sembrano essere ingenti i danni provocati dalle fiamme che hanno lambito, solo il portone d’ingresso senza che l’incendio riuscisse ad espandersi anche all’interno dell’edificio.
Un gesto vile e sicuramente spavaldo dato anche l’orario scelto per mettere a segno il colpo. A quell’ora infatti, a Pizzo, nota cittadina turistica del vibonese, sono numerose le persone e i turisti che affollano le strade della città.
E’ la prima volta che la cittadina napitina registra un simile gesto contro la sede municipale anche se già due atti intimidatori sono stati messi a segno, nei mesi scorsi, uno ai danni dell’assessore ai lavori pubblici Maria Pascale, alla quale sono state tagliate le ruote dell’automobile, mentre dei colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi ai danni dell’attività commerciale del vice sindaco Fabrizio Anello.