Sanità: applicazione del Piano di Zona per San Marco Argentano
Procede speditamente la prima parte dei lavori per l'applicazione del Piano di Zona del distretto socio-sanitario di San Marco Argentano. "Il Piano di Zona dei comuni della valle dell'Esaro - ci ricorda l'assessore Glauca Cristofaro - è un vero e proprio piano regolatore dei servizi socio-sanitari da erogare alle fasce sociali più deboli presenti sul nostro territorio. Un programma organico che riconosce i bisogni di chi si trova in difficoltà, senza che vi siano più i soliti e sporadici interventi assistenziali, che in precedenza rispondevano più alla pratica del favore che ai problemi reali. Un nuovo patto sociale attraverso il quale le istituzioni presenti sul territorio uniscono le proprie forze per aiutare i meno fortunati ad uscire dall'area della marginalità e per rientrare nella sfera della normale convivenza civile". Il P.d.Z. dell'Esaro è stato tra i primissimi piani presentati all'ente regionale ed è ritenuto uno dei più qualificati progetti di pianificazione dei servizi sociali della Calabria. Racchiude 15 comuni, con ente capofila l'amministrazione guidata da Alberto Termine. "Fatte nostre le linee guida indicate dalla legge nazionale e da quella regionale, appresi gli intenti e la struttura organizzativa richiesta dal regolamento del piano sociale degli interventi e dei servizi sociali, deliberato lo scorso anno da consiglio e giunta regionale, ci siamo attivati immediatamente per insediare la conferenza istituzionale del nostro Piano di Zona, per nominare i vertici rappresentativi dell'ufficio preposto e per approvare ed avviare tutti i processi burocratici del caso". L'assessore Cristofaro, nel sottolineare la partecipazione armonica e lo spirito di collaborazione che hanno espresso nel corso dei vari incontri tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, rende noto nel suo comunicato che è stato eletto vicepresidente della conferenza istituzionale il sindaco di Terranova da Sibari, Eugenio Veltri, e nominato nella stessa occasione il cosiddetto Gruppo Tecnico di Piano. "La programmazione, concordata unanimemente da tutti i Comuni coinvolti, prevede inizialmente l'istituzione dei punti unici di accesso, per cui è in corso di stipula un contratto di gestione con il CSV di Cosenza, delle misure appropriate che sono finalizzate all'inclusione sociale della persona non autosufficiente, oltre a dei servizi di assistenza domiciliare per disabili gravi, già affidati alla cooperativa Pietre Vive, insieme a dei servizi di assistenza domiciliare integrata per anziani non autosufficienti, attualmente gestiti dai comuni. L'intento - prosegue Glauca Cristofaro - è di non lasciare i problemi dei più deboli nella corsia senza sbocchi della beneficenza, ma di agganciarli ai potenti strumenti di sviluppo locale. La maggiore interazione tra i soggetti, nel rispetto dei ruoli e delle specifiche funzioni, sarà garanzia di maggior tutela di quelle persone che, oltre a non essere in grado di soddisfare autonomamente i propri bisogni, non sempre riescono a formulare domande pertinenti ai servizi".